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ubuntu & agile 
Paolo Sammicheli <xdatap1@ubuntu.com>
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RReessuullttss iinn 22000088:: 
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RROOII oonn ttrraannssiittiioonn aanndd ttrraaiinniinnggss aabboouutt 110000%% iinn ffiirrsstt yyeeaarr 
http://agilesoftwaredevelopment.com/blog/artem/lessons-yahoos-scrum-adoption
HCL EAI Services Inc. 
Enterprise application integration 
services: healthcare, retail, 
telecommunication, wireless. 
Source: http://www.slideshare.net/wasitova/agile-adoption-feb-2011
100 Most Agile Companies Honored (2004) 
http://www.cio.com/article/368313/100_Most_Agile_Companies_Honored 
Technology Services 
Pharmaceuticals Retail/Wholesale 
Automotive Manufacturing 
Aerospace 
Banking/Investment 
Business/Consumer Services 
Communications 
Computer Manufacturing 
Transportation/Distribution 
Education 
Financial services 
Government 
Health Care/Health Insurance 
Insurance 
Manufacturing/Process Industries 
Legal Services
COME OTTENERE QUESTI RISULTATI?
COESIONE
COMUNICAZIONE
CADENZA
PRODUTTIVITÀ
QUALITÀ
TRASPARENZA
SPRECHI
VALORE
VALIDATED LEARNING
ITERATIVO
INCREMENTALE
RISCHIO
Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software 
Stiamo scoprendo modi migliori di creare software, 
sviluppandolo e aiutando gli altri a fare lo stesso. 
Grazie a questa attività siamo arrivati a considerare importanti 
Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti 
Il software funzionante più che la documentazione esaustiva 
La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti 
Rispondere al cambiamento più che seguire un piano 
Ovvero, fermo restando il valore delle voci a destra, 
consideriamo più importanti le voci a sinistra.
Modello di sviluppo WATERFALL 
PLAN ANALYSIS DESIGN CODE TEST DEPLOY 
ANALYSIS 
DESIGN 
CODE 
TEST 
PLAN 
DEPLOY 
ANALYSIS 
DESIGN 
CODE 
TEST 
PLAN 
DEPLOY 
ANALYSIS 
DESIGN 
CODE 
TEST 
PLAN 
DEPLOY 
Modello di sviluppo AGILE
Principles Methodologies Techniques 
XP 
LEAN STARTUP 
MANAGEMENT 3.0 
LEAN PRODUCTION 
SCRUM 
KANBAN 
DSDM ATERN 
FEATURE DRIVEN DEVELOPMENT 
Planning 
Game 
Test Driven 
Development 
Behaviour Driven 
Development 
Continuous 
Integration 
Continuous 
Pair Programming Refactoring Small Releases 
Collective code 
ownership Sustainable pace Coding standard System metaphor
2004: GLI ELEMENTI DI NOVITÀ 
CADENZA 
Una release ogni sei mesi 
UNA SOLA VERSIONE 
Governance comunitaria per la versione a supporto commerciale 
BRAND 
Un brand molto inclusivo che ha generato una comunità 
effervescente dal primo momento
2004 – 2008: Le differenze software tra le 
distribuzioni erano minime.
CADENZA, elemento di differenziazione 
● Rilasci semestrali 
● A partire dal 2006 versione LTS biennale supportata 5 anni. 
● Numero di versione con lo schema AA.MM (es: 08.04 = Aprile 2008) 
● Sistema di continuous integration e build / test automatizzati 
● Transparency: tutto il processo di sviluppo su Launchpad
Codice di Condotta
CODICE DI CONDOTTA 
Siate premurosi. Il vostro lavoro sarà usato da altre persone, e voi a vostra volta dipenderete dal lavoro degli altri. Ogni decisione presa 
coinvolgerà utenti e colleghi, e ci aspettiamo che prendiate in considerazione le conseguenze di ogni decisione. Ad esempio, quando siamo in 
uno stato di "freeze", non fate drammatici upload di nuove versioni di software per sistemi critici, in quanto altre persone sono in fase di test 
dei sistemi "congelati" e non sono in grado di assorbire grandi variazioni. 
Siate rispettosi. La comunità Ubuntu ed i suoi membri si rivolgono l'un l'altro con grande rispetto. Ciascuno può realizzare un valido contributo 
ad Ubuntu. Non possiamo sempre essere d'accordo, ma il disaccordo non è una scusa per un comportamento e per modi scorretti. Potremmo 
tutti vivere qualche frustrazione talvolta, ma non potremmo mai permettere che tale frustrazione si trasformi in un attacco personale. E' 
importante ricordare che una comunità dove le persone si sentono a disagio non è una comunità produttiva. Ci aspettiamo che i membri della 
comunità Ubuntu siano rispettosi sia quando hanno a che fare con altri collaboratori, sia con persone al di fuori del progetto Ubuntu, sia con 
gli utenti. 
Siate collaborativi. Ubuntu e Free Software collaborano e lavorano insieme. La collaborazione riduce la ridondanza del lavoro compiuto del 
mondo Free Software e migliora la qualità del software prodotto. Dovreste tendere a collaborare con altri maintainers Ubuntu, così come con 
la comunità a monte che è interessata al vostro lavoro. Il vostro lavoro dovrà essere eseguito con trasparenza e le patch per Ubuntu devono 
essere consegnate alla comunità quando si rendono disponibili, non al rilascio dell'edizione. Se volete lavorare a nuovo codice per progetti 
esistenti, almeno mantenete informati delle vostre idee e progressi i responsabili di quei progetti. Potrebbe non essere possibile ottenere il 
consenso circa la corretta implementazione di un'idea, così non sentitevi obbligati ad ottenere un accordo prima di iniziare, ma almeno 
mantenete informato del vostro lavoro il mondo esterno, e pubblicatelo in modo tale da consentire altri di svolgere prove, discussioni e 
contribuire ai vostri sforzi. 
Quando non siete d'accordo, consultate gli altri. Disaccordi, sia politici che tecnici, avvengono ogni giorno e la comunità Ubuntu non ne è 
esente. L'obiettivo importante non è evitare i disaccordi o le diverse vedute, ma di risolverli costruttivamente. Dovreste sempre tornare alla 
comunità ed ai suoi processi per cercare consigli e risolvere disaccordi. Ci sono sia il Technical Board che il Community Council che vi 
aiuteranno a decidere il giusto corso di Ubuntu. Ci sono inoltre diversi Project Teams e Team Leaders, che vi aiuteranno a capire quale 
direzione potrebbe essere la più accettabile. Se alla fine volete comunque prendere una strada diversa, vi invitiamo a fornire una diversa 
distribuzione o un set di pacchetti alternativo usando la struttura dell'Ubuntu Package Management, affinchè la comunità possa comunque 
provare i vostri cambiamenti e le vostre idee, e contribuire alla discussione. 
Quando non siete sicuri, chiedete. Nessuno sa tutto, e nessuno si aspetta che l'altro sia perfetto nella comunità Ubuntu. Rivolgere domande 
evita molti problemi lungo il percorso, e quindi le domande sono incoraggiate. Coloro che devono rispondere, dovranno essere reattivi e di 
grande aiuto. Comunque, nel porre una domanda, occorre avere cura nel rivolgersi al forum appropriato. Domande fuori-tema, come ad 
esempio una richiesta di supporto in una mailing list di sviluppo distoglie da una discussione produttiva. 
Lasciate con considerazione. Gli sviluppatori di ogni progetto vanno e vengono, e per Ubuntu non è diverso. Quando lasciate un progetto, del 
tutto o in parte, fatelo cercando di minimizzare le ripercussioni sul progetto stesso. Ciò significa che dovreste avvisare prima di lasciare e 
intraprendere le opportune azioni per assicurare che gli altri possano riprendere dal punto da voi lasciato.
CODICE DI CONDOTTA 
Siate premurosi. Il vostro lavoro sarà usato da altre persone, e voi a vostra volta dipenderete dal lavoro degli altri. Ogni decisione presa 
coinvolgerà utenti e colleghi, e ci aspettiamo che prendiate in considerazione le conseguenze di ogni decisione. Ad esempio, quando siamo in 
uno stato di "freeze", non fate drammatici upload di nuove versioni di software per sistemi critici, in quanto altre persone sono in fase di test 
dei sistemi "congelati" e non sono in grado di assorbire grandi variazioni. 
Siate rispettosi. La comunità Ubuntu ed i suoi membri si rivolgono l'un l'altro con grande rispetto. Ciascuno può realizzare un valido 
contributo ad Ubuntu. Non possiamo sempre essere d'accordo, ma il disaccordo non è una scusa per un comportamento e per modi scorretti. 
Potremmo tutti vivere qualche frustrazione talvolta, ma non potremmo mai permettere che tale frustrazione si trasformi in un attacco 
personale. E' importante ricordare che una comunità dove le persone si sentono a disagio non è una comunità produttiva. Ci aspettiamo che i 
membri della comunità Ubuntu siano rispettosi sia quando hanno a che fare con altri collaboratori, sia con persone al di fuori del progetto 
Ubuntu, sia con gli utenti. 
Siate collaborativi. Ubuntu e Free Software collaborano e lavorano insieme. La collaborazione riduce la ridondanza del lavoro compiuto del 
mondo Free Software e migliora la qualità del software prodotto. Dovreste tendere a collaborare con altri maintainers Ubuntu, così come con 
la comunità a monte che è interessata al vostro lavoro. Il vostro lavoro dovrà essere eseguito con trasparenza e le patch per Ubuntu devono 
essere consegnate alla comunità quando si rendono disponibili, non al rilascio dell'edizione. Se volete lavorare a nuovo codice per progetti 
esistenti, almeno mantenete informati delle vostre idee e progressi i responsabili di quei progetti. Potrebbe non essere possibile ottenere il 
consenso circa la corretta implementazione di un'idea, così non sentitevi obbligati ad ottenere un accordo prima di iniziare, ma almeno 
mantenete informato del vostro lavoro il mondo esterno, e pubblicatelo in modo tale da consentire altri di svolgere prove, discussioni e 
contribuire ai vostri sforzi. 
Quando non siete d'accordo, consultate gli altri. Disaccordi, sia politici che tecnici, avvengono ogni giorno e la comunità Ubuntu non ne è 
esente. L'obiettivo importante non è evitare i disaccordi o le diverse vedute, ma di risolverli costruttivamente. Dovreste sempre tornare alla 
comunità ed ai suoi processi per cercare consigli e risolvere disaccordi. Ci sono sia il Technical Board che il Community Council che vi 
aiuteranno a decidere il giusto corso di Ubuntu. Ci sono inoltre diversi Project Teams e Team Leaders, che vi aiuteranno a capire quale 
direzione potrebbe essere la più accettabile. Se alla fine volete comunque prendere una strada diversa, vi invitiamo a fornire una diversa 
distribuzione o un set di pacchetti alternativo usando la struttura dell'Ubuntu Package Management, affinchè la comunità possa comunque 
provare i vostri cambiamenti e le vostre idee, e contribuire alla discussione. 
Quando non siete sicuri, chiedete. Nessuno sa tutto, e nessuno si aspetta che l'altro sia perfetto nella comunità Ubuntu. Rivolgere domande 
evita molti problemi lungo il percorso, e quindi le domande sono incoraggiate. Coloro che devono rispondere, dovranno essere reattivi e di 
grande aiuto. Comunque, nel porre una domanda, occorre avere cura nel rivolgersi al forum appropriato. Domande fuori-tema, come ad 
esempio una richiesta di supporto in una mailing list di sviluppo distoglie da una discussione produttiva. 
Lasciate con considerazione. Gli sviluppatori di ogni progetto vanno e vengono, e per Ubuntu non è diverso. Quando lasciate un progetto, 
del tutto o in parte, fatelo cercando di minimizzare le ripercussioni sul progetto stesso. Ciò significa che dovreste avvisare prima di lasciare e 
intraprendere le opportune azioni per assicurare che gli altri possano riprendere dal punto da voi lasciato.
CODICE DI CONDOTTA 
Siate premurosi. Siate 
rispettosi. 
Siate collaborativi. 
consultate gli altri. chiedete. 
Lasciate con considerazione.
COLLECTIVE CODE OWNERSHIP
COLLECTIVE CODE OWNERSHIP 
● Le altre distribuzioni avevano il ruolo di maintainer. Ogni pacchetto 
era mantenuti da uno o più maintainer (nel caso di pacchetti 
complessi) 
● Ubuntu divide la gestione tra MAIN (i pacchetti code base, mantenuti 
dai core-dev) e UNIVERSE (mantenuti dai MOTU) 
● Si incentiva la collaborazione di nuovi contributori con la 
classificazione dei lavori per dimensione (iniziativa bite-size) 
● I pacchetti vengono scelti dai volontari su liste automatiche (PULL)
2004 – 2010: Risultati 
● Prima distribuzione Linux per diffusione sul desktop 
● Stimati almeno 12 Milioni di Utenti 
● Prima distribuzione a stipulare accordi OEM per pre-installazione sui 
pc (DELL, Lenovo, ecc)
Aprile 2010 - Risultati 
Wikimedia Visitor Log Analysis Report - Operating Systems 
http://stats.wikimedia.org/archive/squid_reports/2010-04/SquidReportOperatingSystems.htm 
Totali Linux Desktop 
Ubuntu 26.345 74,42% 
Altri Linux 9.056 25,58% 
Totale 35.401
Aprile 2010 - Risultati 
Popularity of Open source Operating systems over time 
http://shape-of-code.coding-guidelines.com/2013/01/27/popularity-of-open-source-operating-systems-over-time/
QQuuaall''èè iill mmoottiivvoo ddii qquueessttoo ssuucccceessssoo??
Agile in Ubuntu
12 PRINCIPI AGILI 
1) La nostra massima priorità è soddisfare il cliente 
rilasciando software di valore, fin da subito e in maniera 
continua. 
2) Accogliamo i cambiamenti nei requisiti, anche a stadi 
avanzati dello sviluppo. I processi agili sfruttano il 
cambiamento a favore del vantaggio competitivo del 
cliente. 
3) Consegniamo frequentemente software funzionante, 
con cadenza variabile da un paio di settimane a un paio 
di mesi,preferendo i periodi brevi. 
4) Committenti e sviluppatori devono lavorare insieme 
quotidianamente per tutta la durata del progetto. 
✔ 
✔ 
✔ 
✔ 
ubuntu 
ubuntu 
ubuntu 
open 
source
12 PRINCIPI AGILI 
5) Fondiamo i progetti su individui motivati. Diamo loro 
l'ambiente e il supporto di cui hanno bisogno e 
confidiamo nella loro capacità di portare il lavoro a 
termine. 
6) Una conversazione faccia a faccia è il modo più 
efficiente e più efficace per comunicare con il team ed 
all'interno del team. 
7) Il software funzionante è il principale metro di misura di 
progresso. 
8) I processi agili promuovono uno sviluppo sostenibile. 
Gli sponsor, gli sviluppatori e gli utenti dovrebbero essere 
in grado di mantenere indefinitamente un ritmo costante. 
✔ 
ubuntu 
✔ 
ubuntu 
✔ 
open 
source 
✔ubuntu
12 PRINCIPI AGILI 
9) La continua attenzione all'eccellenza tecnica e alla 
buona progettazione esaltano l'agilità. 
10) La semplicità - l'arte di massimizzare la quantità di 
lavoro non svolto - è essenziale. 
11) Le architetture, i requisiti e la progettazione migliori 
emergono da team che si auto-organizzano. 
12) A intervalli regolari il team riflette su come diventare 
più efficace, dopodiché regola e adatta il proprio 
comportamento di conseguenza. 
✔ 
open 
source 
✔ 
ubuntu 
✔ 
open 
source 
✔ubuntu
Tutti i principi Agili si mappano sul metodo 
di sviluppo di Ubuntu, alcuni anche su un 
qualsiasi progetto Open Source
AGILE UBUNTU 
Cadenza, Delivery Frequently CICLO SEMESTRALE 
Continuous delivery DAILY e WEEKLY BUILD 
CICLO SEMESTRALE 
Continuous Integration LAUNCHPAD 
Automation LAUNCHPAD 
Collective Code Ownership MOTU, SPONSORING 
Early Feedback AUTOMAZIONE BUG 
Pull BITE SIZE 
MERGE, SYNC & BUG FIX 
Customer Collaboration DEVELOPER DA ALTRE AZIENDE 
(Dell, Google, System76, ecc) 
Retrospettive e Face to Face UBUNTU DEVELOPER 
SUMMIT 
Working Agreement CODE OF 
CONDUCT 
Policy Visibili ROADMAP su WIKI, CoC, 
BLUEPRINTs
Conclusione
Se ho torto ed Agile non è il motivo del 
successo di Ubuntu, pazienza. 
Potrebbe essere comunque 
interessante analizzare alcune pratiche 
Agili che possono essere utili per i 
Leader della Community.
Se invece ho ragione, allora Ubuntu 
costituisce un interessante Success 
Story di applicazione delle metodologie 
Agili e potremmo continuare ad 
approfondire l'argomento.
GRAZIE 
Paolo Sammicheli <xdatap1@ubuntu.com>

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Ubuntu and the opportunistic programming.
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Ubuntu & Agile

  • 1. ubuntu & agile Paolo Sammicheli <xdatap1@ubuntu.com>
  • 2.
  • 3.
  • 5. Yahoo, 3 yyeeaarr ttrraannssiittiioonn:: 22000055 –– 22000088 RReessuullttss iinn 22000088:: 220000 ssccrruumm tteeaammss wwoorrlldd wwiiddee,, ttoottaall aapppprrooxx.. 11550000++ eemmppllooyyeeeess AAvveerraaggee TTeeaamm VVeelloocciittyy iinnccrreeaassee eessttiimmaatteedd aatt ++3355%% // yyeeaarr DDeevveellooppmmeenntt ccoosstt rreedduuccttiioonn ooff oovveerr UUSSDD 11 mmiilllliioonn // yyeeaarr RROOII oonn ttrraannssiittiioonn aanndd ttrraaiinniinnggss aabboouutt 110000%% iinn ffiirrsstt yyeeaarr http://agilesoftwaredevelopment.com/blog/artem/lessons-yahoos-scrum-adoption
  • 6. HCL EAI Services Inc. Enterprise application integration services: healthcare, retail, telecommunication, wireless. Source: http://www.slideshare.net/wasitova/agile-adoption-feb-2011
  • 7. 100 Most Agile Companies Honored (2004) http://www.cio.com/article/368313/100_Most_Agile_Companies_Honored Technology Services Pharmaceuticals Retail/Wholesale Automotive Manufacturing Aerospace Banking/Investment Business/Consumer Services Communications Computer Manufacturing Transportation/Distribution Education Financial services Government Health Care/Health Insurance Insurance Manufacturing/Process Industries Legal Services
  • 8. COME OTTENERE QUESTI RISULTATI?
  • 21. Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software Stiamo scoprendo modi migliori di creare software, sviluppandolo e aiutando gli altri a fare lo stesso. Grazie a questa attività siamo arrivati a considerare importanti Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti Il software funzionante più che la documentazione esaustiva La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti Rispondere al cambiamento più che seguire un piano Ovvero, fermo restando il valore delle voci a destra, consideriamo più importanti le voci a sinistra.
  • 22. Modello di sviluppo WATERFALL PLAN ANALYSIS DESIGN CODE TEST DEPLOY ANALYSIS DESIGN CODE TEST PLAN DEPLOY ANALYSIS DESIGN CODE TEST PLAN DEPLOY ANALYSIS DESIGN CODE TEST PLAN DEPLOY Modello di sviluppo AGILE
  • 23. Principles Methodologies Techniques XP LEAN STARTUP MANAGEMENT 3.0 LEAN PRODUCTION SCRUM KANBAN DSDM ATERN FEATURE DRIVEN DEVELOPMENT Planning Game Test Driven Development Behaviour Driven Development Continuous Integration Continuous Pair Programming Refactoring Small Releases Collective code ownership Sustainable pace Coding standard System metaphor
  • 24.
  • 25.
  • 26. 2004: GLI ELEMENTI DI NOVITÀ CADENZA Una release ogni sei mesi UNA SOLA VERSIONE Governance comunitaria per la versione a supporto commerciale BRAND Un brand molto inclusivo che ha generato una comunità effervescente dal primo momento
  • 27. 2004 – 2008: Le differenze software tra le distribuzioni erano minime.
  • 28. CADENZA, elemento di differenziazione ● Rilasci semestrali ● A partire dal 2006 versione LTS biennale supportata 5 anni. ● Numero di versione con lo schema AA.MM (es: 08.04 = Aprile 2008) ● Sistema di continuous integration e build / test automatizzati ● Transparency: tutto il processo di sviluppo su Launchpad
  • 29.
  • 31. CODICE DI CONDOTTA Siate premurosi. Il vostro lavoro sarà usato da altre persone, e voi a vostra volta dipenderete dal lavoro degli altri. Ogni decisione presa coinvolgerà utenti e colleghi, e ci aspettiamo che prendiate in considerazione le conseguenze di ogni decisione. Ad esempio, quando siamo in uno stato di "freeze", non fate drammatici upload di nuove versioni di software per sistemi critici, in quanto altre persone sono in fase di test dei sistemi "congelati" e non sono in grado di assorbire grandi variazioni. Siate rispettosi. La comunità Ubuntu ed i suoi membri si rivolgono l'un l'altro con grande rispetto. Ciascuno può realizzare un valido contributo ad Ubuntu. Non possiamo sempre essere d'accordo, ma il disaccordo non è una scusa per un comportamento e per modi scorretti. Potremmo tutti vivere qualche frustrazione talvolta, ma non potremmo mai permettere che tale frustrazione si trasformi in un attacco personale. E' importante ricordare che una comunità dove le persone si sentono a disagio non è una comunità produttiva. Ci aspettiamo che i membri della comunità Ubuntu siano rispettosi sia quando hanno a che fare con altri collaboratori, sia con persone al di fuori del progetto Ubuntu, sia con gli utenti. Siate collaborativi. Ubuntu e Free Software collaborano e lavorano insieme. La collaborazione riduce la ridondanza del lavoro compiuto del mondo Free Software e migliora la qualità del software prodotto. Dovreste tendere a collaborare con altri maintainers Ubuntu, così come con la comunità a monte che è interessata al vostro lavoro. Il vostro lavoro dovrà essere eseguito con trasparenza e le patch per Ubuntu devono essere consegnate alla comunità quando si rendono disponibili, non al rilascio dell'edizione. Se volete lavorare a nuovo codice per progetti esistenti, almeno mantenete informati delle vostre idee e progressi i responsabili di quei progetti. Potrebbe non essere possibile ottenere il consenso circa la corretta implementazione di un'idea, così non sentitevi obbligati ad ottenere un accordo prima di iniziare, ma almeno mantenete informato del vostro lavoro il mondo esterno, e pubblicatelo in modo tale da consentire altri di svolgere prove, discussioni e contribuire ai vostri sforzi. Quando non siete d'accordo, consultate gli altri. Disaccordi, sia politici che tecnici, avvengono ogni giorno e la comunità Ubuntu non ne è esente. L'obiettivo importante non è evitare i disaccordi o le diverse vedute, ma di risolverli costruttivamente. Dovreste sempre tornare alla comunità ed ai suoi processi per cercare consigli e risolvere disaccordi. Ci sono sia il Technical Board che il Community Council che vi aiuteranno a decidere il giusto corso di Ubuntu. Ci sono inoltre diversi Project Teams e Team Leaders, che vi aiuteranno a capire quale direzione potrebbe essere la più accettabile. Se alla fine volete comunque prendere una strada diversa, vi invitiamo a fornire una diversa distribuzione o un set di pacchetti alternativo usando la struttura dell'Ubuntu Package Management, affinchè la comunità possa comunque provare i vostri cambiamenti e le vostre idee, e contribuire alla discussione. Quando non siete sicuri, chiedete. Nessuno sa tutto, e nessuno si aspetta che l'altro sia perfetto nella comunità Ubuntu. Rivolgere domande evita molti problemi lungo il percorso, e quindi le domande sono incoraggiate. Coloro che devono rispondere, dovranno essere reattivi e di grande aiuto. Comunque, nel porre una domanda, occorre avere cura nel rivolgersi al forum appropriato. Domande fuori-tema, come ad esempio una richiesta di supporto in una mailing list di sviluppo distoglie da una discussione produttiva. Lasciate con considerazione. Gli sviluppatori di ogni progetto vanno e vengono, e per Ubuntu non è diverso. Quando lasciate un progetto, del tutto o in parte, fatelo cercando di minimizzare le ripercussioni sul progetto stesso. Ciò significa che dovreste avvisare prima di lasciare e intraprendere le opportune azioni per assicurare che gli altri possano riprendere dal punto da voi lasciato.
  • 32. CODICE DI CONDOTTA Siate premurosi. Il vostro lavoro sarà usato da altre persone, e voi a vostra volta dipenderete dal lavoro degli altri. Ogni decisione presa coinvolgerà utenti e colleghi, e ci aspettiamo che prendiate in considerazione le conseguenze di ogni decisione. Ad esempio, quando siamo in uno stato di "freeze", non fate drammatici upload di nuove versioni di software per sistemi critici, in quanto altre persone sono in fase di test dei sistemi "congelati" e non sono in grado di assorbire grandi variazioni. Siate rispettosi. La comunità Ubuntu ed i suoi membri si rivolgono l'un l'altro con grande rispetto. Ciascuno può realizzare un valido contributo ad Ubuntu. Non possiamo sempre essere d'accordo, ma il disaccordo non è una scusa per un comportamento e per modi scorretti. Potremmo tutti vivere qualche frustrazione talvolta, ma non potremmo mai permettere che tale frustrazione si trasformi in un attacco personale. E' importante ricordare che una comunità dove le persone si sentono a disagio non è una comunità produttiva. Ci aspettiamo che i membri della comunità Ubuntu siano rispettosi sia quando hanno a che fare con altri collaboratori, sia con persone al di fuori del progetto Ubuntu, sia con gli utenti. Siate collaborativi. Ubuntu e Free Software collaborano e lavorano insieme. La collaborazione riduce la ridondanza del lavoro compiuto del mondo Free Software e migliora la qualità del software prodotto. Dovreste tendere a collaborare con altri maintainers Ubuntu, così come con la comunità a monte che è interessata al vostro lavoro. Il vostro lavoro dovrà essere eseguito con trasparenza e le patch per Ubuntu devono essere consegnate alla comunità quando si rendono disponibili, non al rilascio dell'edizione. Se volete lavorare a nuovo codice per progetti esistenti, almeno mantenete informati delle vostre idee e progressi i responsabili di quei progetti. Potrebbe non essere possibile ottenere il consenso circa la corretta implementazione di un'idea, così non sentitevi obbligati ad ottenere un accordo prima di iniziare, ma almeno mantenete informato del vostro lavoro il mondo esterno, e pubblicatelo in modo tale da consentire altri di svolgere prove, discussioni e contribuire ai vostri sforzi. Quando non siete d'accordo, consultate gli altri. Disaccordi, sia politici che tecnici, avvengono ogni giorno e la comunità Ubuntu non ne è esente. L'obiettivo importante non è evitare i disaccordi o le diverse vedute, ma di risolverli costruttivamente. Dovreste sempre tornare alla comunità ed ai suoi processi per cercare consigli e risolvere disaccordi. Ci sono sia il Technical Board che il Community Council che vi aiuteranno a decidere il giusto corso di Ubuntu. Ci sono inoltre diversi Project Teams e Team Leaders, che vi aiuteranno a capire quale direzione potrebbe essere la più accettabile. Se alla fine volete comunque prendere una strada diversa, vi invitiamo a fornire una diversa distribuzione o un set di pacchetti alternativo usando la struttura dell'Ubuntu Package Management, affinchè la comunità possa comunque provare i vostri cambiamenti e le vostre idee, e contribuire alla discussione. Quando non siete sicuri, chiedete. Nessuno sa tutto, e nessuno si aspetta che l'altro sia perfetto nella comunità Ubuntu. Rivolgere domande evita molti problemi lungo il percorso, e quindi le domande sono incoraggiate. Coloro che devono rispondere, dovranno essere reattivi e di grande aiuto. Comunque, nel porre una domanda, occorre avere cura nel rivolgersi al forum appropriato. Domande fuori-tema, come ad esempio una richiesta di supporto in una mailing list di sviluppo distoglie da una discussione produttiva. Lasciate con considerazione. Gli sviluppatori di ogni progetto vanno e vengono, e per Ubuntu non è diverso. Quando lasciate un progetto, del tutto o in parte, fatelo cercando di minimizzare le ripercussioni sul progetto stesso. Ciò significa che dovreste avvisare prima di lasciare e intraprendere le opportune azioni per assicurare che gli altri possano riprendere dal punto da voi lasciato.
  • 33. CODICE DI CONDOTTA Siate premurosi. Siate rispettosi. Siate collaborativi. consultate gli altri. chiedete. Lasciate con considerazione.
  • 35. COLLECTIVE CODE OWNERSHIP ● Le altre distribuzioni avevano il ruolo di maintainer. Ogni pacchetto era mantenuti da uno o più maintainer (nel caso di pacchetti complessi) ● Ubuntu divide la gestione tra MAIN (i pacchetti code base, mantenuti dai core-dev) e UNIVERSE (mantenuti dai MOTU) ● Si incentiva la collaborazione di nuovi contributori con la classificazione dei lavori per dimensione (iniziativa bite-size) ● I pacchetti vengono scelti dai volontari su liste automatiche (PULL)
  • 36.
  • 37.
  • 38. 2004 – 2010: Risultati ● Prima distribuzione Linux per diffusione sul desktop ● Stimati almeno 12 Milioni di Utenti ● Prima distribuzione a stipulare accordi OEM per pre-installazione sui pc (DELL, Lenovo, ecc)
  • 39. Aprile 2010 - Risultati Wikimedia Visitor Log Analysis Report - Operating Systems http://stats.wikimedia.org/archive/squid_reports/2010-04/SquidReportOperatingSystems.htm Totali Linux Desktop Ubuntu 26.345 74,42% Altri Linux 9.056 25,58% Totale 35.401
  • 40. Aprile 2010 - Risultati Popularity of Open source Operating systems over time http://shape-of-code.coding-guidelines.com/2013/01/27/popularity-of-open-source-operating-systems-over-time/
  • 41. QQuuaall''èè iill mmoottiivvoo ddii qquueessttoo ssuucccceessssoo??
  • 43. 12 PRINCIPI AGILI 1) La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore, fin da subito e in maniera continua. 2) Accogliamo i cambiamenti nei requisiti, anche a stadi avanzati dello sviluppo. I processi agili sfruttano il cambiamento a favore del vantaggio competitivo del cliente. 3) Consegniamo frequentemente software funzionante, con cadenza variabile da un paio di settimane a un paio di mesi,preferendo i periodi brevi. 4) Committenti e sviluppatori devono lavorare insieme quotidianamente per tutta la durata del progetto. ✔ ✔ ✔ ✔ ubuntu ubuntu ubuntu open source
  • 44. 12 PRINCIPI AGILI 5) Fondiamo i progetti su individui motivati. Diamo loro l'ambiente e il supporto di cui hanno bisogno e confidiamo nella loro capacità di portare il lavoro a termine. 6) Una conversazione faccia a faccia è il modo più efficiente e più efficace per comunicare con il team ed all'interno del team. 7) Il software funzionante è il principale metro di misura di progresso. 8) I processi agili promuovono uno sviluppo sostenibile. Gli sponsor, gli sviluppatori e gli utenti dovrebbero essere in grado di mantenere indefinitamente un ritmo costante. ✔ ubuntu ✔ ubuntu ✔ open source ✔ubuntu
  • 45. 12 PRINCIPI AGILI 9) La continua attenzione all'eccellenza tecnica e alla buona progettazione esaltano l'agilità. 10) La semplicità - l'arte di massimizzare la quantità di lavoro non svolto - è essenziale. 11) Le architetture, i requisiti e la progettazione migliori emergono da team che si auto-organizzano. 12) A intervalli regolari il team riflette su come diventare più efficace, dopodiché regola e adatta il proprio comportamento di conseguenza. ✔ open source ✔ ubuntu ✔ open source ✔ubuntu
  • 46. Tutti i principi Agili si mappano sul metodo di sviluppo di Ubuntu, alcuni anche su un qualsiasi progetto Open Source
  • 47. AGILE UBUNTU Cadenza, Delivery Frequently CICLO SEMESTRALE Continuous delivery DAILY e WEEKLY BUILD CICLO SEMESTRALE Continuous Integration LAUNCHPAD Automation LAUNCHPAD Collective Code Ownership MOTU, SPONSORING Early Feedback AUTOMAZIONE BUG Pull BITE SIZE MERGE, SYNC & BUG FIX Customer Collaboration DEVELOPER DA ALTRE AZIENDE (Dell, Google, System76, ecc) Retrospettive e Face to Face UBUNTU DEVELOPER SUMMIT Working Agreement CODE OF CONDUCT Policy Visibili ROADMAP su WIKI, CoC, BLUEPRINTs
  • 49.
  • 50. Se ho torto ed Agile non è il motivo del successo di Ubuntu, pazienza. Potrebbe essere comunque interessante analizzare alcune pratiche Agili che possono essere utili per i Leader della Community.
  • 51.
  • 52. Se invece ho ragione, allora Ubuntu costituisce un interessante Success Story di applicazione delle metodologie Agili e potremmo continuare ad approfondire l'argomento.
  • 53. GRAZIE Paolo Sammicheli <xdatap1@ubuntu.com>