2. Il Tartufo: L'Abruzzo è una delle regioni italiane più ricce di tartufi. Nel territorio se ne contano almeno28 varietà. Il 15% della produzione è dato dal tartufo bianco della zona vastese, un terzo proviene dal tartufo nero aquilano e dal tartufo nero teramano , mentre il tartufo scorzone copre il resto della produzione. Il formaggio pecorino : Molte sono le varianti del pecorino come il " pecorino sott'olio “ o il " marcetto ",tipici dell' Abruzzo Teramano. Il pecorino sott'olio si ottiene dal pecorino stagionato, intero o tagliato a pezzi, che viene immerso nell'olio di oliva e insaporito con una quantità di spezie varie. Il marcetto si ottiene dal formaggio pecorino maturo che viene bagnato con il latte allo scopo di attivare un fenomeno fermentativo che acidifica la massa. Il salsicciotto di Torano : Viene preparato generalmente con le parti del maiale più magre. È tradizione che parte della stagionatura (che dura in media un mese) avvenga nella stanza dove c'è il camino, per dare all'insaccato un particolare aroma. Il miele : Viene estratto per centrifugazione o per colatura e filtrato con tessuto a sacco e posto in adeguati contenitori per la decantazione. Esistono varie varietà: Millefiori, Millefiori di Montagna e Monoflora. ABRUZZO
3. Treccione : Formaggio la cui pasta viene ottenuta con lo stesso procedimento caseario utilizzato per la produzione della mozzarella, differentemente dalle mozzarelle, viene modellato a treccia che può raggiungere fino ad 1 metro di lunghezza. La pasta risulta essere più dura e fibrosa della mozzarella. Cacioricotta : Per la sua produzione si miscelano latte caprino e ovino, latti sapientemente lavorati fino ad ottenere un prodotto a pasta tenera con piccola occhiatura e di colore bianco avorio se fresco, mentre è di color nocciola se stagionato. BASILICATA Pasta fresca: La pasta fresca è uno degli alimenti cardine della gastronomia lucana, ne esistono davvero innumerevoli varietà tra le quali citiamo, le tapparelle , le manate , i firricieddi , rascatielli e i purcedduzz . Marroncino di Melfi : Si tratta di una castagna coltivata sul territorio del Vulture, è una castagna molto adatta ad essere consumata fresca. E' una castagna di grossa pezzatura, di forma tondeggiante è di colore marrone lucido con striature evidenti.
4. I prodotti tipici calabresi I salumi : I salumi tipici della regione sono la soppressata composta da carne magra selezionata tra pezzi di coscia e filetto e insaporita con pepe e sale, le salsicce dolci e piccanti , le pancette affumicate , il capicollo . Il caciocavallo silano : È un formaggio semiduro il cui sapore cambia all'aumentare del tempo di stagionatura, passando dal dolce al piccante. La nduja : È un salume morbido, spalmabile e piccantissimo. Viene prodotto in una precisa e circoscritta area geografica della Calabria (Catanzaro). L'olio : I tipici oli aromatizzati, sono ottenuti facendo macerare in olio extravergine di oliva spezie essiccate al sole. I gusti del peperoncino, del rosmarino, del limone, dell'origano, del basilico, insaporiscono con il loro aroma particolare i piatti. CALABRIA
5. La mozzarella di bufala : La mozzarella è un formaggio fresco a pasta filata ottenuto con latte di bufala,con latte misto di bufala e vacca oppure soltanto di vacca.Per realizzare questo formaggio si prepara una cagliata che, spezzettata, privata del siero e fatta maturare per alcune ore, viene immersa in acqua a 80-90 °C e manipolata in modo da ottenere una specie di cordone filamentoso da cui si ricavano le varie forme e pezzature. Pomodoro San Marzano : Ha alcune caratteristiche particolari che lo rendono unico: sapore tipicamente agrodolce, forma allungata della bacca con depressioni longitudinali parallele, colore rosso vivo, scarsa presenza di semi e fibre placentari; la buccia, a completa maturazione, è di colore rosso vivo e si stacca con grande facilità. I Limoni di Sorrento : Sono grandi e ricchi di succo e vitamine. Con quaesti limoni si prepara un liquore chiamato Limoncello, prodotto assolutamente naturale ottenuto dall'infusione delle bucce di limone in alcool purissimo e zucchero. CAMPANIA
6. Parmigiano Reggiano : La lavorazione necessita del latte di due mungiture una serale, parzialmente scremata per affioramento e quella mattutina intera (il latte deve provenire da capi alimentati a foraggi locali). Il sapore del Parmigiano Reggiano è tendente al dolce se giovane e più forte e marcato col crescere dei mesi di stagionatura. Il Parmigiano Reggiano può essere servito sia al naturale come formaggio da tavola che in accompagnamento ai primi piatti se grattugiato. Cotechino : È un salume da cuocere preparato con un trito di carni suine, cotenne, orecchie, neretti e musetto aromatizzati con sale, pepe, noce moscata, cannella e chiodi di garofano e insaccati in un involucro formato con la pelle della zampa anteriore del maiale. Lasagna: È una sfoglia ottenuta dall'impasto di farina e uova, tagliata a rettangoli e lessata al dente. Questa sfoglia viene solitamente viene condita a strati con ragù alla bolognese, besciamella e parmigiano e gratinata nel forno. Una variante della lasagna classica è quella verde, al cui impasto vengono aggiunte erbette o spinaci che ne conferiscono il colore verde. EMILIA ROMAGNA
7. Salame d'oca friulano : La carne d'oca viene macinata con una quantità uguale di carne suina e condita con vini pregiati e aglio. Si insacca nel collo d'oca, precedentemente cucito. Ricotta affumicata : È prodotta in vari caseifici della montagna friulana, nel Val Canale e nei paesi di Pradis di Sopra e di Malborghetto. La ricotta viene ottenuta dal siero di latte vaccino dopo la lavorazione del Montasio che viene compressa in pani e sottoposta ad affumicatura con legno di faggio aromatizzato con ginepro ed erbe. Spek di Sauris : La coscia del suino, privata dell'osso e della fesa, viene salata a secco e messa ad affumicare in apposite stanze dove vengono bruciate essenze di faggio, ginepro, pino ed altre resinose. Dopo la affumicatura viene stagionato. FRIULI VENEZIA GIULIA
8. LAZIO La mortadella di Amatrice: Utilizza carni magre di prima scelta di suini di allevamenti nazionali (spalla, lombo, arista) che vengono macinate a macchina finemente, condite con sale e pepe, e preparate nella caratteristica forma tondeggiante. Nel centro si inserisce un lardello rosa, di consistenza dura, dopodichè si mettono su fazzoletti di budello di manzo, successivamente cuciti a mano e legati con lo spago (che viene poi ristretto, a mano a mano che la mortadella diminuisce di volume). Il prodotto differisce dalla mortadella umbra proprio per la forma. La maturazione dura un mese in cucina con fuoco a legna; le mortadelle sono legate a coppie, per cui durante questa fase, sono messe una in alto e una in basso, affinché non si tocchino. La stagionatura dura tre mesi in locale aerato. Il Pecorino Romano: È un formaggio prodotto esclusivamente da latte di pecore. Dopo solo cinque mesi di stagionatura, può essere consumato come formaggio da tavola, accompagnato da frutta e verdure fresche. Superati invece gli otto mesi di stagionatura, viene usato come formaggio da grattugia.
9. Il pesto: È composto da uno spicchio d'aglio, basilico, formaggio sardo e parmigiano, grattugiati e mescolati insieme e olio d'oliva extravergine. Il nome Pesto deriva essenzialmente dall'antico metodo di preparazione di questa salsa, cioè attraverso la pestatura nel famoso mortaio rigorosamente di marmo con l'utilizzo del pestello (di legno). Questo efficace metodo consente infatti alle foglie di sprigionare tutto il loro sapore. Il vecchio pestello di legno schiaccia le foglie sfibrandole, grazie al movimento rotatorio impresso dal polso di chi batte. Viene usato solitamente come condimento per ogni genere di pasta, specialmente trofie, trenette e gnocchi di patate. Oppure si aggiunge nella minestra di verdura per renderla più saporita o ancora per le lasagne al forno mettendo il pesto al posto del ragù. LIGURIA
10. Crescenza : Formaggio della famiglia degli stracchini, ne vengono prodotti due tipi: uno invernale ed uno estivo, il primo a pasta molle, il secondo con una pasta più dura. Salame di Brianza Dop : Fatto con carni della spalla, frisoli, pancette triti di prosciutti e gole senza grasso molle. Sale e pepe sono aggiunti in pezzi oppure macinati. Salamelle di Mantova : Si utilizza il magro di spalla e il grasso rifilato della pancetta e del prosciutto. Si insaporisce al vino bianco, aglio e spezie varie. Il Grana Padano: È un formaggio a pasta dura, finemente granulosa e cotta, pronto dopo una lenta maturazione (da un minimo di 9 mesi a un massimo di 24 mesi di stagionatura). E' prodotto con latte bovino proveniente da due mungiture giornaliere. Dopo aver riposato ed essere stato parzialmente decremato per affioramento naturale, è pronto per la caseificazione. LOMBARDIA
11. Ciavuscolo : La sua ricetta tradizionale prevede la preparazione con carni delle parti meno nobili dell'animale, recuperate dalla pancetta, dalla costata e dalla spalla con l'aggiunta del grasso. L'impasto è condito con sale e pepe, aglio e vino cotto. Insaccato in un budello gentile, è simile a una grossa salsiccia ed è lasciato ad affumicare con bacche di ginepro, per alcuni giorni. Coppa di Ascoli Piceno : Ad Ascoli Piceno viene prodotta una coppa preparata con cotenne, cartilagini, orecchie, lingua e muso del maiale. Questi ingredienti vengono messi a bollire per tre o quattro ore insieme alle ossa dell'animale, dalle quali si distacca poi ogni pezzetto di carne utile. Tutte le parti vengono quindi triturate grossolanamente e condite con pepe, cannella, noce moscata, aglio, mandorle, noci tritate e pistacchi. Mezzafegato di Fabriano : A Fabriano si produce con lo stesso impasto della soppressata, il mezzafegato, al quale è aggiunta una proporzione del quindici per cento di fegato di maiale e altre interiora. Il tutto, macinato e condito con sale, pepe, aglio, scorza d'arancia e aromi, viene insaccato in un budello di piccolo diametro preventivamente lavato e aromatizzato nel vino caldo. MARCHE
12. Soppressata : Fatta con carne di suino scelta (lombo e capocollo) insaccato in budello ed essiccato. Salsicce di fegato : L'impasto di questo tipo di salsiccia viene fatto con una parte di carne magra di maiale, una parte di grasso morbido, una parte di carne di terza scelta (fegato di maiale, cuore, polmone, carni rosse). Sagicciotto : Fatto con carni suine di prima scelta (coscio, lombi, capocollo, ecc.) che vengono macinate e impastate con grasso duro tagliato a dadini. Si concia con sale e pepe e si insacca nel budello naturale, senza però mettere sotto pressa. MOLISE
13. PIEMONTE Trota salmonata affumicata : La trota è allevata in acqua sorgiva a temperatura mai superiore ai 12 °C fino ai 4 anni ed alimentata con erba medica, soia, farina di gamberetti e carote. Il prodotto viene salato, affumicato con fumo di legno di faggio e fatto riposare in cella a 0 °C; quindi viene spellato, filettato, spinato e messo sottovuoto. La conservabilità è di circa 90 giorni Lardo: Il lardo in Piemonte ha tradizioni antichissime ed ha sempre costituito una base per l’alimentazione popolare, oltre ad essere utilizzato come battuto nelle preparazioni gastronomiche e di cucina veniva spesso utilizzato per lardellare le carni o veniva accompagnato con i prodotti locali anche semplici tipo le castagne. Le metodiche di lavorazione del lardo sono molte e diverse; esistono lardi con la cotenna, altri vengono scotennati, alcuni lardi sono salati con sale solido, altri vengono posti in salamaoie segrete per tempi variabili. Esistono tipologie di lardo affumicato e molto spesso viene aromatizzato con erbe ed essenze officinali caratteristiche delle valli di produzione. Salagnun : È una preparazione nata dall’esigenza di recuperare gli scarti ed i pezzi di formaggi (in genere forme che per motivi diversi non potevano essere stagionate o conservate). Si procede allo sminuzzamento del formaggio e si aggiungono abbondanti spezie (sale, pepe, cannella, a volte chiodi di garofano, noce moscata), l’impasto va ben mescolato e posto a riposare in un particolare contenitore di legno con coperchio (salòo).
14. La burrata : Alla base del prodotto c'è il latte di vacca con l'aggiunta di caglio liquido. E' composto da un sottile involucro di pasta filata riempito con pezzetti sfilacciati di pasta filata e panna fresca. Il canestrato pugliese : È ottenuto da latte intero di pecore autoctone tra cui ci sono esemplari della rara razza altamurana. Dopo tre o quattro mesi di stagionatura il canestrato ha un gusto leggermente sapido, dopo i dodici mesi (tempo massimo di stagionatura) raggiunge il momento migliore quando la pasta diviene friabile caratterizzata da un'occhiatura rada. PUGLIA
15. SARDEGNA Pane e pasta: La tradizione sarda vanta diversi tipi di paste, secche e fresche, e di pani tipici. Ingrediente base è sempre la semola di grano duro, utilizzata per preparare i famosi malloreddus, il pane carasau conosciuto anche come carta da musica, la fregola composta da pasta lavorata a mano dalla forma di piccole palline e tostata al forno, i culurgionis con ripieno di ricotta. Carni: Tra i piatti a base di carne è caratteristico il porchetto allo spiedo, arrostito e insaporito coi rami di mirto, il capretto e la pecora bollita. Oppure una grigliata mista di pesce. Dolci: La pasticceria tradizionale sarda è molto varia e propone dolci per ogni occasione e ricorrenza. L'ingrediente base per la maggior parte dei dolci caratteristici sardi sono le mandorle, con cui si preparano gli amaretti, con l'aggiunta di uvetta passa e sapa.
16. Stigghiole: Budelline di capretto avvolte nel lardo, aromatizzate con il prezzemolo e cotte alla brace. Ricotta infornata: Ricavata del siero di latte di vacca o capra, con l'addizione di sale marino. Deve il nome al fatto che dopo averla posta nei contenitori, imburrati e pepati, è passata al forno a 180-200°. Cabucio : È preparato con pomodorini messi in un panino schiacciato, insieme ad acciughe, pepe, sale, origano, e poco olio extra vergine d'oliva. Fichi d'india: Ci sono tre varietà ( Sulfarina , Sanguigna e Bianca Muscaredda ) di sapore dolce, contiene molti zuccheri. Agrumi : Nove limoni su dieci provengono dall'isola. Si trovano il Femminello , il Monachello e L' Interdonato . Bottarga: Salame di forma quadrata, lavorato con uova di cefalo, muggine o tonno salate, pressate e stagionate. SICILIA
17. TOSCANA Pane Toscano : Un pane semplice, dall'aspetto rustico, con crosta croccante e mollica molto alveolata. Il famoso pane Toscano viene prodotto principalmente ad Altopascio, in provincia di Lucca. Si conserva a lungo se cotto nel forno a legna e la sua caratteristica principale, che lo rende unico, è quella di essere completamente privo di sale. Accompagnato da cibi saporiti e piccanti offre un contrasto molto gradevole. Lardo di Colonnata: Deve la sua eccezionale bontà alla stagionatura che avviene in una caratteristica conca di marmo. Funghi Porcini : Hanno un profumo intenso, un sapore delicato e sono da secoli il vanto della montagna lunigianese. Oggi, la raccolta, la lavorazione e la conservazione dei funghi è garantita da cooperative specializzate. Panforte di Siena : È un dolce a base di farina, mandorle, frutta secca, frutta candita e spezie, è il simbolo gastronomico di Siena.
18. TRENTINO ALTO ADIGE Mele: Dalla Val Venosta alla Bassa Atesina e nella Valle Isarco, tra i 250 e i 1000 metri si stende il grande frutteto dell'Alto Adige con mele Golden Delicious, Morgenduft, Granny Smith, Jonagold, Gloster e Royal Gala. Canederli: sono dei grossi gnocchi sferici dai molti usi nella cucina altoatesina ma anche trentina. Si servono in brodo o asciutti come primo ma anche per accompagnare della carne in umido. I Canederli di magro sono fatti con pane bianco raffermo e impastato con farina, latte, burro, uova, prezzemolo e cipolla. I Canederli di grasso hanno diverse lavorazioni a seconda che si aggiungano nell'impasto speck tritato, fegato di vitello o di manzo, salame e altri ingredienti. Vi sono poi particolari canederli neri di pane di segale e farina di grano saraceno a cui si aggiunge pancetta di maiale affumicata. Strudel: È un dolce a pasta arrotolata o ripiena che può essere dolce o salata, ma nella sua versione più conosciuta è dolce a base di mele, pinoli, uvetta e cannella. Speck: È un prosciutto crudo leggermente affumicato e stagionato per 22 settimane. La disciplina di produzione prevede essenzialmente un’affumicatura leggera (ad una temperatura del fumo inferiore ai 20 gradi centigradi), una stagionatura media di 22 settimane, un contenuto di sale non superiore al 5%.
19. UMBRIA Formaggio farcito: Formaggio da taglio prodotto con latte ovino o vaccino in forme di peso variabile, compreso tra 1-3 kg, con aggiunta di ingredienti diversi quali: tartufo; peperoncino; olive; erbe aromatiche; cipolla; aglio. Porchetta: Viene prodotta realizzando una lenta cottura nel forno a legna dell'intero suino, scelto di piccola e media dimensione, opportunamente e sapientemente riempito di erbe aromatiche e di spezie. Farro: Il nome significa biada in latino ed è un tipo particolare di frumento, che era largamente coltivato in epoca romana. In seguito venne quasi abbandonato e solo da poco è stato riscoperto per molte preparazioni. È una graminacea, dal fusto eretto e resistente e dalla foglia lineare, che cresce nelle zone di montagna. In alcune aree dell'Umbria, e a Monteleone di Spoleto in particolare, la coltivazione del farro non è mai scomparsa.
20. VALLE D'AOSTA La Fontina: Si tratta di un formaggio prodotto esclusivamente in Valle d’Aosta, con latte crudo intero, ottenuto da bovine di razza valdostana. Il latte viene lavorato entro poche ore dalla mungitura, 2 volte al giorno, alla temperatura di 36 °C, utilizzando caglio di vitello per la coagulazione. La cagliata viene quindi spezzettata e riscaldata fino a 48 °C. Dopo la spremitura si ottengono delle forme cilindriche dal tipico aspetto schiacciato (altezza 7-10 cm, diametro 43 cm, peso 8-12 Kg). La stagionatura avviene in grotta (umidità elevata e temperature di 10-12 °C) per un periodo di almeno tre mesi, durante il quale le forme vengono ripetutamente salate e strofinate per ottenere la caratteristica crosta rossastra. Il formaggio maturo ha una pasta morbida, con occhiatura sparsa e un colore giallo paglierino pallido. Il gusto è molto caratteristico, dolce, con un’intensità che aumenta con la maturazione. Dolci: I dolci valdostani sono vari. Tra i quali troviamo il Blanc manger, a base di panna, zucchero e colla di pesce; il Mont blanc, deliziosa montagnola di castagne lessate unite a zucchero, cacao, latte e rum e ricoperte di panna montata. Inoltre ci sono le pere martin sech al forno, elaborate con zucchero, cannella, noce moscata, chiodi di garofano e vino rosso. E poi ancora dolci a base di mele e pangrattato, mirtilli e formaggio fresco; e innumerevoli sono i tipi di crostate.
21. Formaio embriago: È un formaggio che risale al tempo in cui i contadini "ubriacavano" il formaggio con mosto e vinacce di raboso, cabernet e merlot invece di trattare la crosta con il più costoso olio. Radicchio di Treviso: Esistono due tipi di radicchio il Tardivo e il Precoce . Il Tardivo, di solito, ha il cespo più piccolo, pesa al massimo 400 grammi, è dotato di foglie rosso vinoso a costola bianca leggermente chiuse in punta e di una radice di circa 6 centimetri. Il Precoce, invece, ha le foglie bianche con una nervatura molto accentuata. Il cespo è più grande, affusolato e chiuso; la radice è piccola. Il peso raggiunge al massimo i 500 grammi. Il sapore, contrariamente al Tardivo, è amarognolo. VENETO
23. IL RISO Il riso è una pianta di antichissima coltivazione, originaria del sud-est asiatico a clima tropicale e subtropicale. Nel mondo si producono annualmente oltre 550 milioni di tonnellate di riso su oltre 150 milioni di ettari, prevalentemente nelle regioni a clima caldo e molto umido dei tropici e dei subtropici. Il riso si suddivide in due sottospecie: -Oryza sativa subsp. Indica (è lunga e stretta, appiattita, resistente alla cottura e non incollante). -Oryza sativa subsp. Japonica (è corta e tozza, poco resistente alla cottura e tendente ad incollarsi).
26. La cucina filippina è molto ricca e varia, come il suo popolo e la sua cultura. Essa ha assorbito elementi di varie cucine internazionali, ma soprattutto di quella cinese, malese e spagnola. L’ingrediente più importante della cucina delle Filippine è il riso. LA CUCINA
28. La cucina peruviana è varia, generalmente alquanto speziata, e risente non solo dell'apporto della gastronomia spagnola, che si è affiancata a quella degli originari indios, ma anche della presenza degli immigrati francesi, italiani, cinesi e giapponesi. Prodotti locali, ai quali fa generalmente ricorso la gastronomia di questo Paese, sono la "quinua", la "kiwicha", l'"aji", la "yuca", il "camote", l'"olluco". LA CUCINA