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IULM – Master Social media marketing
     MAGGIO - GIUGNO 2012
    Relatore: Leonardo Bellini – Digital Marketing Lab


                    IV Modulo



LABORATORIO DI
GOOGLE ANALYTICS
                                                         1
1
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Agenda – IV MODULO


9.00 – 9.30: Campaign Tracking
9.30 – 10.00 Esercitazione: codificare un link e monitorare il
tracciamento
10.30- 11.00 Discussione congiunta per la condivisione dei
risultati
10.30 – 11.00: Definire Metriche e KPI per il proprio sito

PAUSA

11.30 12.30: Esercitazione: selezionare e calcolare i KPI per
il proprio sito web (compilare file excel)
12.30- 13.00 Discussione congiunta: per la condivisione
dei risultati


                                                          2
                                                                 2
Tracciare campagne Email e display advertising


CAMPAIGN TRACKING

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                                                     3
Taggare una landing page


    Url iniziale di una landing page: www.mysite.com/
  q 


    widgets.html
  Supponiamo di attivare una campagna PPC su Yahoo!:
    URL con tag (landing page statica): www.mysite.com/
  q 


    widgets.html?
    utm_source=yahoo&utm_medium=ppc&utm_term=
    widgets
    URL con tag (landing page dinamica ):
  q 


    www.mysite.com/widgets.html?prod=101&
    utm_source=yahoo&utm_medium=ppc&utm_term=
    widgets
Se non inserisci il tag, essendo in questo caso una campagna PPC su Yahoo!
Il referrer viene considerato traffico organico proveniente da Yahoo!


                                                                     4
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Quando Inserire i tag e quando non occorre..


q    Se non inserisco i tag dentro il link che dalla newsletter
      o dalla mia email porta ad una pagina web sul sito, GA
      considera il referrer come traffico diretto -> dobbiamo
      inserire i Tag

q    Non è invece necessario anzi è sbagliato inserire tag:

      "     Per le landing page delle campagne AdWords (è necessario
            invece per le campagne a pagamento su Bing, per es.)
      "     Per i Link Listing presenti in Portali e Directory
      "     Per pagine indicizzate e presenti nelle pagine dei risultati
            dei motori di ricerca




                                                                           5
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5 parametri per tracciare l’URL di una campagna


q    Source: (referrer: google, citysearch, newsletter4)
q    Medium:(marketing medium: cpc, banner, email)
q    Term: (identifica le keyword a pagamento)
q    Content: (use to differentiate ads)
q    Name: (product, promo code, or slogan)




                                                            6
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GOOGLE URL BUILDER


http://support.google.com/googleanalytics/bin/answer.py?hl=en&answer=55578




                                                                             7
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CODIFICARE L’URL: 5 PARAMETRI




                                8
                                    8
Confronto campagne per automedicazione.it




                                            9
                                                9
Taggare i link presenti in materiale digitale di marketing


q    É possibile taggare anche i link in file PDF, PPT, Doc,
      Excel etc. Infatti è possibile che ci siano dei link in
      questi file non HTML che rimandano al sito web




                                                                10
                                                                     10
ESERCITAZIONE – CAMPAIGN TRACKING


q    Per il tuo sito Web:
      "     Quali sono le campagne che stai tracciando?
      "     Quali campagne varrebbe la pena di tracciare?
      "     Quale valore attribuiresti a tali campagne? Sulla base di
            quale criterio?

      Crea una struttura di report per le campagne del tuo sito

Esempi su campagne link da tracciare:
      •      Newsletter interne ed esterne
      •      Campagne Banner verso landing page ad hoc
      •      Campagne pay per click (Google AdWords)
             DEM
      •     Affiliazioni

Stai usando i parametri Campaign_term e campaign_content ?
      "  




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ESERCITAZIONE – CAMPAIGN TRACKING


q    Per il tuo sito Web:
      "     CREA UN’EMAIL CON UN LINK CODIFICATO MEDIANTE
            L’URL BUILDER
      "     INVIALA AD ALCUNI AMICI E CHIEDI DI CLICCARE IL LINK
      "     ANALIZZA IL TRAFFICO PROVENIENTE DALLA CAMPAGNA
            IN TEMPO REALE

      Crea una struttura di report per le campagne del tuo sito
RIPETI LO STESSO ESPERIMENTO PUBBLICANDO IL LINK
  CODIFICATO IN BACHECA O SULLA TUA FANPAGE




Stai usando i parametri Campaign_term e campaign_content ?
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Oltre la Web analytics…


EVENT TRACKING

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                               13
Event Tracking


q    GA è capace di tracciare molti eventi sulla pagina come:
      "     Animazioni in flash
      "     Elementi javascript (Ajax) incorporati nella pagina come
            onClick, onMouseOver, onMouseOut, onSelect,
            onFocus,onChange, onSubmit...
      "     Download di file
      "     Tempi di caricamento delle pagine

      Se non traccio gli eventi questo ha impatto sul Bounce rate:

      •     Le visite di 1 sola pagina dove però l’utente ha interagito
            guardando un Video, se questo non è tracciato, viene
            considerato un Bounce (visita fatta da 1 sola pagina).
      •     1 Singola pagina con un evento (come un Video) tracciato
            non è più considerato un Bounce!

                                                                          14
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L’evento trackevent


q    Per tracciare gli Eventi, dobbiamo chiamare dalle nostre
      pagine, Widget, il metodo trackEvent, secondo questa
      sintassi:

trackEvent (category, action, opt_label, opt_value)
q Category: Il nome per il gruppo di oggetti che desideri
   tracciare (es. Video)
q Action: una descrizione unicamente associata a
   ciascuna categoria e usata per definire l’interazione
   utente (es. Play, Stop, Pause, Finish)
q Opt_label: una parola per aggiungere una dimensione
   ulteriore ai dati dell’evento (es. sole_mare_neve)
q Opt_value: un numero intero che puoi usare per
   fornire dati numerici sull’evento (es. 100)

                                                                 15
                                                                      15
Un nuovo modo per considerare la User Experience


q    Mediante l’analisi degli eventi è possibile capire la
      qualità della user experience, non solo mediante l’analisi
      del Bounce rate
q    Esempio di tracking di un’interazione utente: si chiama il
      metodo _trackEvent al Click sul bottone Play




q    Category: Video
q    Action:Play
q    Label:Birthday Party


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Considero la categoria “Questionnaire”




Noto che il tempo medio sul sito è superiore alla media del 27%17
                                                                    17
11 etichette per gli eventi in automedicazione.it




                                                    18
                                                         18
http://www.automedicazione.it/sole_neve_pelle /




                                                  19
                                                       19
Azioni Evento per automedicazione.it




                                       20
                                            20
Confronto tra le Azioni dell’evento in base al valore




                                                        21
                                                             21
Definire una struttura gerarchica per il tracking – 2 esempi


q    Category                   q    Category:
      "     Download                   "     Banners
q    Action:                    q    Action:
      "     PDF                        "     Click-header-GIF
      "     XLS                        "     Click-header-Flash
      "     DOC                        "     Click-Skyscraper-GIF
q    Label:                     q    Label:
      "     Catalogo1.pdf              "     Promo Maalox
      "     Schedaprod1.pdf
      "     Overview.xls

                                                               22
                                                                    22
ESERCITAZIONE –EVENT TRACKING


q    Per il tuo sito Web:
      "     Quali sono gli eventi che stai tracciando?
      "     Quali eventi varrebbe la pena di tracciare?
      "     Quale valore attribuiresti a tali eventi? Sulla base di quale
            criterio?

                    Crea una struttura di report per gli eventi del tuo sito

Esempi di eventi da tracciare:
      •      Click su banner di prodotto
      •      Play Video in Home Page
      •      Click su Banner Flash
      •      Compilazione questionario di valutazione
      •      Dowload documento PDF
      •      Download scheda di prodotto

      "  
                Assegna un valore agli eventi tracciati del tuo sito           23
                                                                                    23
Tracking Banner – No Flash


q    Per tracciare i click sui banner presenti sul tuo sito hai 2
      opzioni:
      "      Tracciare i click sul banner come Virtual pageview
      "      Tracciare i click-through come evento
Per Banner non Flash, modifica il link in uscita:
<a href=http://www.advertiser-site.com onClick
  =pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click”,”Advertis
  erName-AdVersion A, 4)”><img src=“Banner-A.gif”></
  a>


               In questo caso il valore è stato fissato a 4



            L’evento che viene tracciato è il click sul Banner
                                                                     24
                                                                          24
Tracking Banner –Flash


Per Banner Flash, il codice diventa:

myBtn.AddEventListener(MouseEvent.CLICK,ExternalInterface.
  call(pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click”,”Advertise
  rName-AdVersion A, 5)


In questo caso il valore associato all’azione CLICK sul banner in Flash
è stato fissato a 5


     L’evento che viene tracciato è il click sul Banner Flash




                                                                    25
                                                                          25
Tracking Banner – Inserire nell’Action il tipo di click


q Si può dare un maggiore significato al campo Action,
   specificando la tipologia di click, se è su Banner no Flash
   o su Banner Flash.
In questo caso il codice diventa:

Per banner No Flash:
<a href=http://www.advertiser-site.com onClick
  =pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click-banner-
  Gif”,”AdvertiserName-AdVersion A, 4)”><img
  src=“Banner-A.gif”></a>

Per Banner Flash:
myBtn.AddEventListener(MouseEvent.CLICK,ExternalInterf
  ace.call(pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click-
  banner-Flash”,”AdvertiserName-AdVersion A, 5)
                                                                 26
                                                                      26
Tracking Link in uscita


q    Per tracciare i link in uscita, in generale il link deve
      essere modificato in questo modo:

<a href=http://www.advertiser-site.com onClick
  =pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click-
  link”,”Link URL, 1)”> visualizza il nostro Partner </a>


         L’evento che viene tracciato è il click sul link in uscita


            In questo caso il valore è stato fissato a 1




                                                                      27
                                                                           27
Tracking Mailto: tracciare i click come eventi


q    Per tracciare i link che aprono il Mailer per scrivere
      un’email (Mailto:), il link deve essere modificato in
      questo modo:

<a href=“mailto: mail@mysite.com” onClick
  =pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click-email”,”
  mail@mysite.com)”> mail@mysite.com </a>

         L’evento che viene tracciato è il click sul link in uscita


           In questo caso il valore non è stato fissato




                                                                      28
                                                                           28
Oltre la Web Analytics


OFFLINE MARKETING
TRACKING
                         29
                              29
3 Approcci per misurare le campagne offline


Per misurare l’impatto di una campagna offline sul Web è
   consigliabile creare e comunicare Landing Page
   univoche, usate solo per la campagna Offline
3 approcci:
1. Vanity URLs: raccomandate quando avete una forte
   product brand awareness (es. Gilette, Martini,iPod)
2. Coded URLs: raccomandate quando avete un forte
   Company brand o quando i tuoi prodotti hanno già siti
   web separati (IBM, Microsoft)
3. In combinazione con la Ricerca: raccomandate
   quando il tuo brand è meno significativo dei tuoi
   prodotti o la tua audience è più sensibile al prezzo che
   al valore del brand (Piccole e medie imprese o industry
   a bassa Brand Loyalty)

                                                              30
                                                                   30
1. Vanity URLs

q    Se il tuo prodotto ha una notorietà più grande del tuo
      Company Brand, utilizza nelle campagne offline (stampa,
      radio TV): www.myproduct.com

q     Usa www.mysite.com per le campagne online

q    Naturalmente non devi creare un nuovo sito nè duplicare
      contenuti online già presenti...

q    Basta creare un Redirect permanente da
      www.myproduct.com verso una sezione del sito (es.
      www.mysite.com/MyProduct)
q    Prima però si devono inserire i parametri per il tracking
      (es. utm_medium=Print&utm_campaign=Spring-Promo)
q    Non usare questo metodo se hai già dei veri siti web per il
      prodotto                                                      31
                                                                         31
2.Coded URLs

q    Se la tua azienda ha una brand molto noto, superiore a
      quello dei prodotti, allora considera come URL da inserire
      nella campagne Offline:

       "     www.mysite.com/Offer_Code_X
       "     www.mysite.com/Offer_Code_Y


q    I codici di offerta sono unici per la campagna, non sono
      visualizzati da nessuna parte nè indicizzabili dai motori
      di ricerca
q    É importante che ci sia una ragione impellente per far sì
      che i visitatori, il tuo target, si ricordi l’URL.
q    Un trucco è usare un URL facilmente associabile al
      mezzo usato per la campagna www.mysite.com/TVOffer
q    Utilizza sempre il redirect permante alla pagina sul
                                                             32
      prodotto presente sul tuo sito                            32
3. URL in combinazione con la Search


q    Usa la Search come parte del tuo messaggio offline
q    Crea un annuncio alla radio del tipo: “cerca il nostro
      annuncio su Google usando come parola chiave
      “product promo”. Riceverai uno sconto del 10% sul tuo
      primo ordine”
q    Crea una campagna su AdWords usando quella unica
      parola chiave che è rilevante solo per quelle persone
      che hanno ascoltato quell’annuncio
q    In questo modo hai controllo completo sulla fonte di
      persone che hanno ascoltato quella radio e sono andati
      poi su Google ad effettuare la ricerca




                                                               33
                                                                    33
COSA SONO I KPI

                  34
                       34
I KPI- CARATTERISTICHE


•    Sono rapporti, tassi, percentuali e medie: non sono
     numeri puri ma elaborati
•    Forniscono un contesto temporale nel presentare i dati
     in forma tabellare
•    Spingono all’azione, a prendere decisioni critiche per il
     business




     All good key performance indicators drive action
                                                                 35
                                                                      35
Cosa sono i KPI




                  36
                       36
Un report più significativo...


q    Il report mostra un indicatore visuale del cambio di direzione, il
      cambio in percentuale, il valore target, la % di obiettivo
      raggiunta




                                                                           37
                                                                                37
Caratteristiche dei KPI


1.         sono parametri dinamici e non valori statici
2.         sono selezionati e specifici per le vostre esigenze di
           monitorare gli elementi critici per il vostro business
3.         Sono differenti in base all’audience: i KPI interessanti
           da comunicare al top management non sono gli
           stessi da comunicare alle risorse tecniche operative
4.         sono utili solo se inducono ad un'azione di
           miglioramento, sono cioè traducibili, anzi devono
           essere tradotti in azione
      •       (es. Se il tasso di conversione scende del 10% cosa devo
             fare? quali contromisure devo prendere?)

                                                                   38
                                                                         38
KPI per audience differenti




                              39
                                   39
Cosa sono i KPI e perché sono importanti


•     I KPI sono quindi indicatori sintetici designati
      per condensare in maniera succinta quanto più
      informazione possibile. I dati puri sono meno di
      valore rispetto ai KPI perché non forniscono il
      contesto.
•     I KPI permettono di:
      •  Comprendere in maniera semplice e
         immediata l’andamento del tuo business
         online in termini di prestazioni (quanto
         bene sta andando il mio sito?)
      •  Evidenzia se qualcosa è cambiato
         improvvisamente (es. caduta tasso di
                                                       40
         conversione) e che quindi necessita di             40
IL PROCESSO PER COSTRUIRE UN REPORT
 BASATO SUI KPI

1.    Seleziona i KPI in base a:
      1. Modello di business online
      2. Audience a cui i KPI sono destinati (non tutti i KPI devono essere
         comunicati a tutti)

2.    Definisci obiettivi target per ciascun KPI
      1. es. incremento del 10% dell’order conversion rate per nuovi
         visitatori
3.    Definisci soglie di alert per facilitare la lettura dei report sui KPI

4.    Costruisci dei report che mostrino l’andamento dei KPI nel tempo




                                                                               41
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Esempio di report con i KPI
                                                       This
      Key Performance Indicator        In Charge     Period   Change              Note    Change            Note
                                                                                                   Rivedere le
                                                                                                   campagne di
                                                                                                   marketing
                                                                        le campagne di             online
                                                                       marketing online            (keyword,
      Cost per acquisition          Dir. Marketing      $2      ▲      sono peggiorate    ▼        cpc, ctr, cr)

      Campaign CTR                Dir. Marketing       2%      ▲

      Average order value          Dir. Vendite          1      ▲                  0%         ▲


      Cost per visitor               Dir. Vendite        1      ▲                  0%         ▲


      Order conversion rate          Dir. Vendite       $2      ▲                 50%         ▲


      Average Cost per Visit       Dir. Vendite         $2      ▲                 50%         ▲


§       I KPI devono spingere o all’azione o a fornire un riscontro, una conferma al lettore.
§       Esempio: Se questo numero cresce del 10% cosa significa? Con chi mi dovrei
         congratulare? Se diminuisce, con chi me la dovrei prendere?Se non hai questa risposta
         probabilmente la metrica è interessante ma non è un KPI

                                                                                                        42
                                                                                                               42
Tempistiche e Note per i KPI report

Tempistiche per la generazione e       q    Lo Staff che supervisiona ed
  diffusione:                                analizza i dati web dovrebbe
  I KPI sono efficienti solo se le
q                                           inserire alcune note per
  persone li vedono e analizzano             promuovere il corretto utilizzo di
  frequentemente, diciamo                    queste metriche, soprattutto se i
  settimanalmente
                                             KPI mostrano un trend negativo
   Per i retailer la frequenza di
q 
                                             o hanno superato le soglie di
  elaborazione e presentazione
  potrebbe essere anche                      allarme.
  giornaliera                          q    Esempio: crediamo che la
q I KPI devono essere generati,             diminuzione dell’order
  integrati con note descrittive a           conversion rate dipenda dal
  commento di cosa evidenziano e             cambiamento della pagina
  poi distribuiti                            intermedia del processo..
  Si deve dare il tempo alle
q 

  persone di ricevere i dati e
  commentarli (non spediteli o
  pubblicateli un attimo prima della
  riunione).
                                                                           43
                                                                                  43
Tempistiche e Note per i KPI report

Tempistiche per la generazione e       q    Lo Staff che supervisiona ed
  diffusione:                                analizza i dati web dovrebbe
  I KPI sono efficienti solo se le
q                                           inserire alcune note per
  persone li vedono e analizzano             promuovere il corretto utilizzo di
  frequentemente, diciamo                    queste metriche, soprattutto se i
  settimanalmente
                                             KPI mostrano un trend negativo
   Per i retailer la frequenza di
q 
                                             o hanno superato le soglie di
  elaborazione e presentazione
  potrebbe essere anche                      allarme.
  giornaliera                          q    Esempio: crediamo che la
q I KPI devono essere generati,             diminuzione dell’order
  integrati con note descrittive a           conversion rate dipenda dal
  commento di cosa evidenziano e             cambiamento della pagina
  poi distribuiti                            intermedia del processo..
  Si deve dare il tempo alle
q 

  persone di ricevere i dati e
  commentarli (non spediteli o
  pubblicateli un attimo prima della
  riunione).
                                                                           44
                                                                                  44
KPI PER MODELLO DI
BUSINESS
                     45
                          45
I KPI e la tassonomia dei siti web business-centric


q    Quali KPI dovremmo       q    Ci sono alcune misure e
      scegliere? Dipende dal         indicatori chiave che
      tipo di business e di
      organizzazione.
                                     meglio si prestano a
q    Consideriamo 4 modelli
                                     rappresentare il tuo
      principali:                    business online in base
1.    Retail (e-commerce)            alla fase del ciclo di vita
2.    Content & advertising          del cliente e in base
      (media/content)                anche alla tipologia del
3.    Marketing (lead-               tuo sito web
      generation)
4.    Customer support



                                                             46
                                                                   46
KPI PER RETAILING
ONLINE
                    47
                         47
La piramide aziendale e i KPI associati per i retailer online


               - Order & Buyer
                   conversion rate
                                                           Dai 2 ai 5 KPI, in base alla diretta
               - Average cost per
                                                               responsabilità all’interno
                   conversion
                                                               dell’organizzazione
               - Average revenue per
                   visitor
                                             Top Mgmt
     - Key conversion rate per ogni
        tipo di campagna                                    Dai 5 ai 7 KPI, inclusi i 2-5
     -  Costo di acquisizione per                               precedenti
        campagna                           Middle Mgmt
     -  % ricavi da nuovi visitatori e
        visitatori di ritorno

-     conversion rate for                                          Da ai 10 KPI, inclusi i 5-7
      active campaigns                   Staff Operativo             precedenti
-     Cart completion rate
-     Search to purchase
      conversion rate
                                                                                             48
                                                                                                  48
KPI per retailer online




Per i siti di e-commerce la Conversione è tutto!
Piccoli scostamenti del tasso di conversione possono avere grandi
impatti sulle vendite
Frequenza di distribuzione: su base giornaliera
Il report di lunedì include anche il week-end passato
                                                                    49
                                                                         49
KPI consigliati per Senior Strategist


•      Order & buyer conversion rate
•      Average order value
•      Average revenue per visit
•      Average cost per conversion




      Andamento complessivo del Valore obiettivo
                                             50
                                                  50
KPI consigliati per Middle management


•     Tempo medio per rispondere alle domande via
      email
•     Rapporto tra visitatori nuovi e visitatori di ritorno
•     Tasso di conversione per nuovi visitatori e visitatori
      di ritorno
•     % di ricavo da visitatori nuovi e visitatori di ritorno
q 




             Valore obiettivo per nuovi visitatori e
             visitatori di ritorno                51
                                                                51
KPI consigliati per Staff operativo

•     Tasso di conversione dalla ricerca interna all’acquisto
•     % dei visitatori a bassa recenza
•     Tassi di completamento del carrello e dell’ordine
•     Tasso di conversione dell’ordine per tipologia di
      campagna




     Distribuzione recenza

                                                          52
                                                                52
KPI PER MEDIA-CONTENT
SITE
                        53
                             53
La piramide aziendale e i KPI associati per media-content

             -N° medio pagine per visita
             - Costo medio per visita
                                                             Dai 2 ai 5 KPI, in base alla diretta
             -  Ricavo medio per visita
                                                                 responsabilità all’interno
             -  % visitatori ad alta,
                                                                 dell’organizzazione
                 media, bassa frequenza



     - Visite medie per visitatore             Top Mgmt
     -  Rapporto tra visitatori nuovi e
                                                              Dai 5 ai 7 KPI, inclusi i 2-5
        visitatori di ritorno
                                                                  precedenti
     -  % visitatori ad alta, media,
        bassa permanenza sul sito            Middle Mgmt

-     % visitatori che usano
      la search
                                                                      Da 7 ai 10 KPI, inclusi i 5-7
-     % visitatori ad alta,
                                           Staff Operativo               precedenti
      media, bassa profondità
      sul sito
-     Frequenza di rimbalzo
      per top landing page
-     Tasso iscrizione RSS/                                                                     54
      newsletter                                                                                      54
I KPI raccomandati per siti media-content


Obiettivo principale di questi siti è quasi sempre quello di generare ricavi via on
I Siti di questo                        tipo vivono o muoiono in base alla fedeltà della loro audience e
alla propensione dell’audience a rispondere a sollecitazioni pubblicitarie

Obiettivo è quindi migliorare la rilevanza dei contenuti rispetto all’audience
I KPI ruotano attorno all’interesse del visitatore e fedeltà
Frequenza di revisione: almeno su base settimanale




                                                                                                           55
                                                                                                                55
KPI consigliati per Senior Strategist

•    Numero medio di pagine per visita
•    Costo medio per visita
•    Ricavo medio per visita
•    CPM medio
•    % di visitatori con alta, media e bassa frequenza




 Numero medio di pagine per visita                       56
                                                              56
KPI consigliati per Middle management

 •    Visite per visitatore
 •    Rapporto tra visitatori nuovi e visitatori di ritorno
 •    % di visite a lunga, media e bassa durata




% nuovi visitatori vs visitatori di ritorno                   57
                                                                   57
KPI consigliati per Staff operativo

•     % visitatori che usano la ricerca interna
•     Distribuzione della profondità della visita (alta,
      media, bassa)
•     Tasso di risposta alle domande via email
•     Frequenza di rimbalzo delle landing page
•     Tasso di iscrizione ai Feed RSS o alla newsletter




Analizza la frequenza di rimbalzo...                       58
                                                                58
KPI PER MARKETING
(LEAD GEN.) SITE
                    59
                         59
La piramide aziendale e i KPI associati per marketing e lead
      generation
                - Lead conversion rate                      Dai 2 ai 5 KPI, in base alla diretta
                - Average cost per lead                         responsabilità all’interno
                -  Average estimated                            dell’organizzazione
                    revenue per lead


     - Average visit per visitor
     -  Rapporto tra visitatori nuovi e       Top Mgmt
        visitatori di ritorno                                Dai 5 ai 7 KPI, inclusi i 2-5
     -  % visitatori ad alta, media,                             precedenti
        bassa permanenza sul sito
                                            Middle Mgmt
        - % visitatori ad alta, media,
        bassa permanenza sul sito

-     Frequenza di rimbalzo                                          Da 7 ai 10 KPI, inclusi i 5-7
      per top landing page                Staff Operativo               precedenti
-     N° medio ricerche per
      visita
-     Tasso iscrizione
      newsletter/registrazione
                                                                                               60
      per singola campagna                                                                           60
I KPI raccomandati per siti marketing lead generation

•    Obiettivo principale di questi siti è quasi in genere
     quello di generare lead qualificati
•    Gli obiettivi o le azioni più comuni pertanto sono:
     •  Inscrizione alla newsletter
     •  Compilazione form per scaricare contenuti o
        coupon
     •  Compilazione form per richiesta info,
        partecipazione concorso.
     •  Iscrizione Forum, community, area riservata per
        target specifici

•    I KPI ruotano attorno all’engagement del visitatore e
     a come ottimizzare i costi per l’acquisizione del
     visitatore
•    Frequenza di revisione: su base settimanale, più        61
     frequentemente in base alle campagne di acquisizione         61
KPI consigliati per Senior Strategist

•    Tasso di conversione dei lead (lead
     conversion rate)
•    Tempo di risposta dell’organizzazione alle
     domande poste
•    Costo medio per lead
•    Ricavo medio stimato per lead
              Tasso di conversione per i lead




                                                  62
                                                       62
KPI consigliati per Middle management

•     Numero medio di visite per visitatore
•     % di visite per alta, media, bassa
      permanenza sul sito
•     Distribuzione di visite per recenza
•     Rapporto tra nuovi visitatori e visitatori di
      ritorno
•     % di visitatori in uno specifico segmento




         % nuovi visitatori vs visitatori di ritorno
                                                       63
                                                            63
KPI consigliati per Staff operativo

•      Frequenza di rimbalzo per Top Landing page
•      Numero medio di ricerche per visita
•      % delle ricerche con esito “0 risultati”
•      Tasso di lead generation per tipologia di
       campagna




                                                    64
                                                         64
KPI PER CUSTOMER
SUPPORT SITE
                   65
                        65
La piramide aziendale e i KPI associati
       per siti di customer support

           - Tempo medio di risposta
               dell’organizzazione alle                        Dai 2 ai 5 KPI, in base alla diretta
               domande via email                                   responsabilità all’interno
           - Distribuzione livello                                 dell’organizzazione
               soddisfazione del cliente
           -  % nuovi clienti e clienti di
               ritorno
                                                 Top Mgmt
     - Information- find conversion
        rate                                                    Dai 5 ai 7 KPI, inclusi i 2-5
     -  % di ricerche per visita                                    precedenti
     -  distribuzione dei visitatori tra       Middle Mgmt
        prodotti e categorie di
        prodotto

-      Visite a bassa, media                                            Da 7 ai 10 KPI, inclusi i 5-7
       alta profondità sul sito              Staff Operativo               precedenti
-      N° ricerche senza
       risultati
-      %uscite dal sito dopo
       una ricerca                                                                                66
                                                                                                        66
I KPI raccomandati per siti di customer support

•     Obiettivo principale di questi siti è offrire supporto ai
      clienti di un brand nella maniera più efficace
      (ottenere la risposta al quesito del cliente) ed
      efficiente (nel minor tempo e con minor sforzo
      possibile) possibile.
•     Gli obiettivi o le azioni più comuni pertanto sono:
      •  Ricerca di un termine sul sito
      •  Compilazione form per richiesta informazioni o
         intervento
      •  Lettura di FAQ, forum etc.

•     Frequenza di revisione: su base settimanale, più
      frequentemente in base alle campagne di
                                                    67
      acquisizione in atto                             67
Il sito di customer support di Google Analytics




                                                  68
                                                       68
KPI consigliati per Senior Strategist

  •    Tempo medio di risposta dell’organizzazione
       alle domande poste
  •    Distribuzione del livello di soddisfazione del
       cliente
  •    Distribuzione tra nuovi clienti e clienti di
       ritorno

Definizione del tempo medio di risposta:
Somma di tutti i tempi di risposta in [UNITA’ DI TEMPO]/
 Totale Domande via email




                                                           69
                                                                69
KPI consigliati per Middle management

•     Information find conversion rate: quanti visitatori e clienti riescono a
     trovare le info sul sito, con quale efficacia?
•    % di visitatori che usano la ricerca
•    Distribuzione dei visitatori tra prodotti e categorie di prodotto
•    % di visitatori in uno specifico segmento




                                                                          70
                                                                                 70
KPI consigliati per Staff operativo

•      % di visite a bassa, media e alta profondità sul
       sito
•      Numero di ricerche con esito “0 risultati”
•      % delle ricerche con esito “0 risultati”
•      % uscite dal sito dopo una ricerca




                                                      71
                                                           71
NUOVE METRICHE PER WEBMASTER


q    NEL DICEMBRE 2011 SONO STATE AGGIUNTE NUOVE
      METRICHE A QUELLA DELLA VELOCITA’ DEL SITO




                                                    72
                                                         72
VELOCITA’ DEL SITO




                     73
                          73
METRICHE RELATIVE ALLA VELOCITA’


•    TEMPO MEDIO DI CARICAMENTO DELLA PAGINA
•    PAGEVIEW: N° VISUALIZZAZIONI PER QUEL RANGE DI
     SECONDI
•    CAMPIONE DI PAGINE: IL N° DI PAGINE VISTE USATE
     PER IL CAMPIONAMENTO
•    BOUNCE: TASSO DI BOUNCE IN % PER QUELLE
     PAGINE
•    %EXIT: % DI VISITE ALLA PAGINA COME ULTIMA
     PAGINA DELLA SESSIONE




                                                       74
                                                            74
75
     75
MAPPA DELLA VELOCITA’ DI CARICAMENTO




                                       76
                                            76
LA FASI DI CARICAMENTO DELLA PAGINA




                                      77
                                           77
TEMPO DI CARICAMENTO DELLA PAGINA

q    Tempo di reindirizzamento: è il tempo speso per un
      redirect, 0 se non ce ne sono
q     Tempo medio di ricerca dominio: è il tempo speso per
      l’interrogazione del DNS
q    Tempo medio di connessione al server: è il tempo
      necessario per il collegamento tra client e server
q    Tempo medio di risposta: è il tempo che il server ci impiega
      per rispondere alla richiesta effettuata dal client
q    Tempo di download medio della pagina: è il tempo
      effettivamente impiegato per scaricare la pagina




                                                              78
                                                                   78
METRICHE REAL-TIME E
METRICHE SOCIAL
                       79
                            79
MONITORARE L’IMPATTO SOCIAL

q     POSSIBILITA’ DI CAPIRE IN TEMPO REALE LA CAPACITA’ DI
       DIFFUSIONE E DI ENGAGEMENT GENERATA SUI SN
q     TAGGANDO CON UN PARTICOLARE CODICE I TWEET E I POST
       SU FB E’ POSSIBILE:
        "      VERIFICARE LE VISITE IN TEMPO REALE PORTATE DAL SINGOLO
              TWEET O POST AL SITO WEB
        "     VISUALIZZARE IL MOMENTO DI MASSIMA ATTIVITA’ GENERATA
              DA QUESTE COMUNICAZIONI E CAPIRE QUANDO L’ATTIVITA’ SI
              E’ ESAURITA




                                                                  80
                                                                       80
MONITORARE IL REAL-TIME


q    OTTIMO STRUMENTO PER MONITORARE L’AVVIO DI
      CAMPAGNE ONLINE (ES. EMAIL MARKETING- INVIO
      NEWSLETTER)

VANTAGGI:
q    OTTENERE UNA IMMEDIATA PERCEZIONE DELLE
  PERFORMANCE




                                                    81
                                                         81
Le nuove metriche Social di GA




                                 82
                                      82
METRICHE SOCIAL
            ANDAMENTO DELLE AZIONI SOCIALI




                                             83
                                                  83
ESERCITAZIONE


q    SELEZIONA ALCUNI KPI (MASSIMO 6) PER IL TUO SITO
q    CALCOLA I KPI IN BASE ALLE METRICHE BASATE
      RICAVATE DA GOOGLE ANALYTICS




                UTILIZZA IL FILE WORD E IL FILE EXCEL PER CALCOLARE
                I TUOI KPI




                                                                      84
                                                                           84
KPI REPORTING – come impostare un cruscotto


CREAZIONE DI
CRUSCOTTI
                                              85
                                                   85
Quando i cruscotti non sono utili…


   Quando:
 q 


 1.  lasciano l’interpretazione ai Dirigenti; molte volte presentano
     viste troppo aggregate di un indice
 2.  Presentano troppi dati da leggere
 3.  Chi crea i cruscotti vive in isolamento, non possiede quella
     conoscenza di ciò che sta succedendo in azienda
     (Conoscenza tribale)
 4.  Sono sviluppati esternamente, da persone che non hanno
     un’esperienza dell’azienda




                                                                       86
                                                                            86
Come creare Cruscotti utili

 1. Adottare la filosofia del minimo indispensabile nei
q 


report per i Dirigenti
•   Inserire nel report solo 3-4 indici chiave delle
    prestazioni
•   Eliminate tutti i KPI a corredo
 2. Create un cruscotto che spinga all’azione, non un
q 


insieme di numeri
•   Adottate un approccio del tipo: report di informazioni,
    impatti ed azioni


      Unico scopo di un Cruscotto è:
      Fare comprendere le prestazioni e indurre
      all’azione

                                                              87
                                                                   87
KPI: Tasso di conversione complessivo
Sito web: Automedicazione.it                                        Dati di: Leonardo Bellini

                                                   Tendenze e informazioni utili:
                                                   -  -22% circa rispetto al mese precedente
                                                   -  Caduta dell’indice causata dalla flessione
http://                                               di entrambi gli obiettivi, iscrizione e
static7.nazioneindiana.com/                           Download
wp-content/                                        -  Dall’analisi della canalizzazione emerge
                                                      una dispersione nelle microconversione
nov2006pageviews.png                                  della pagina precedente

 Impatto sull’azienda (asset e valore               Passi e azioni per migliorare la
 economico):                                        tendenza:

 -    Perdita di valore per ciascuna visita (0,2    -    Migliorare il percorso obiettivo per
      € per visita)                                      iscrizione alla newsletter
 -    calo della soddisfazione dell’utente di 5     -    Analizzare il percorso con Test multi-
      punti                                              variati
 -    Probabile calo del NPS del 10%                -    Svolgere sondaggi a livello di pagina e
                                                         trovare tool in grado di fare eyetracking




                                                                                                     88
                                                                                                          88
Come leggere e usare il cruscotto

q   Create una pagina per ciascun KPI
•      In alto a destra appare un cerchio con lo stato di salute del
      KPI (rosso, giallo, verde)
•      I quadrante: mostra la tendenza della metrica ed è
      segmentato (es. per fonte di traffico)
•      II Quadrante: Key Trends & Insights; interpreta le
      tendenze e fornisce un contesto. Perché è successo
      questo?
•      III Quadrante: Azioni e step. È fondamentale per
      determinare l’azione. Sarà il quadrante + apprezzato dai
      superiori
•      IV Quadrante: Impatto sull’azienda in base allo Stato
      (Rosso/giallo). Fornisce info utili per far capire perché 89
                                                                 è
      importante prendere decisioni                              89
Come si crea il Cruscotto


 Grafico: mostra la tendenza
/nov2006pageviews.png           Key Trends & Insights:
 della metrica ed è
                                interpreta le tendenze e
 segmentato (es. per fonte di
                                fornisce un contesto. Perché
 traffico)
                                è successo questo?


 Impatto: fa comprendere gli    Azioni e step: Suggerisce le
 impatti data la situazione     azioni da intraprendere e i
 attuale e perché è             passi da seguire
 importante agire e prendere
 una decisione




                                                               90
                                                                    90
Il Cruscotto consolidato


 Metrica 1:
/nov2006pageviews.png              Metrica 2:
 1° azione consigliata             1° azione consigliata
 2° azione consigliata             2° azione consigliata

 1° risultato previsto             1° risultato previsto
 2° risultato previsto             2° risultato previsto

 Metrica 3:                        Metrica 4:
 1° azione consigliata             1° azione consigliata
 2° azione consigliata             2° azione consigliata

 1° risultato previsto             1° risultato previsto
 2° risultato previsto             2° risultato previsto


Ogni quadrante contiene gli elementi essenziali di un unico Cruscotto
                                                                     91
In questo esempio il cruscotto non contiene i numeri                      91
5 regole per un cruscotto ad alto impatto


1.    Nessuna metrica può esistere senza un contesto.
      Non presentate mai una metrica da sola in un report.
      Ci sono molti modi per aggiungere contesto:
        1.    Periodo temporale
        2.    Benchmark interni o esterni
        3.    Valore attuale rispetto a valore
              obiettivo
        4.    Valori basati sulla segmentazione
              (es. fonte di traffico)


                                                             92
                                                                  92
Esempio di benchmark e segmentazione


                               Valore Obiettivo




                                                  93
                                                       93
Non dati ma informazioni traducibili in azioni

q    I dati non sono semplicemente fotografati ma
      mostrati come una tendenza trimestrale di 3
      segmenti di traffico

q     È fondamentale non limitarsi alla
      rappresentazione dei dati ma evidenziare le
      prestazioni e le cause

q    Si deve determinare e isolare le metriche
      minime indispensabili per l’esistenza della
      vostra attività

q    Regola generale: meno di 10 metriche (meglio94
                                                   6)
                                                     94
Le 5 regole per un Cruscotto efficace


1.    Benchmark e segmenti: aggiungere contesto

2.    Selezionare le metriche minime indispensabili (< 10)

3.    Non fermatevi alle metriche, aggiungete le informazioni

4.    Riducete il vostro cruscotto ad 1 pagina A4

5.    Aggiornamento ed evoluzione: mantenete dal 30% al 50%
      delle metriche da un anno all’altro




                                                                95
                                                                     95
96
     96
RIFERIMENTI E LETTURE CONSIGLIATE




                                    97
                                         97
98
     98
GRAZIE PER L’ATTENZIONE

         •    Leonardo Bellini – Consulenza e servizi di
              marketing digitale
              leonardobellini@dml.it

         •    Autore di Fare business con il Web –Lupetti
              Editore
         •    Ho curato l’edizione italiana di:
              – Web In azienda – ETAS – Noièmeglio-ETAS


         •    Blog: www.digitalmarketinglab.it
         •    Website: www.dml.it




                                                            99
                                                                 99

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Laboratorio Google Analytics: iV Modulo

  • 1. IULM – Master Social media marketing MAGGIO - GIUGNO 2012 Relatore: Leonardo Bellini – Digital Marketing Lab IV Modulo LABORATORIO DI GOOGLE ANALYTICS 1 1 1
  • 2. Agenda – IV MODULO 9.00 – 9.30: Campaign Tracking 9.30 – 10.00 Esercitazione: codificare un link e monitorare il tracciamento 10.30- 11.00 Discussione congiunta per la condivisione dei risultati 10.30 – 11.00: Definire Metriche e KPI per il proprio sito PAUSA 11.30 12.30: Esercitazione: selezionare e calcolare i KPI per il proprio sito web (compilare file excel) 12.30- 13.00 Discussione congiunta: per la condivisione dei risultati 2 2
  • 3. Tracciare campagne Email e display advertising CAMPAIGN TRACKING 3 3
  • 4. Taggare una landing page Url iniziale di una landing page: www.mysite.com/ q  widgets.html Supponiamo di attivare una campagna PPC su Yahoo!: URL con tag (landing page statica): www.mysite.com/ q  widgets.html? utm_source=yahoo&utm_medium=ppc&utm_term= widgets URL con tag (landing page dinamica ): q  www.mysite.com/widgets.html?prod=101& utm_source=yahoo&utm_medium=ppc&utm_term= widgets Se non inserisci il tag, essendo in questo caso una campagna PPC su Yahoo! Il referrer viene considerato traffico organico proveniente da Yahoo! 4 4
  • 5. Quando Inserire i tag e quando non occorre.. q  Se non inserisco i tag dentro il link che dalla newsletter o dalla mia email porta ad una pagina web sul sito, GA considera il referrer come traffico diretto -> dobbiamo inserire i Tag q  Non è invece necessario anzi è sbagliato inserire tag: "   Per le landing page delle campagne AdWords (è necessario invece per le campagne a pagamento su Bing, per es.) "   Per i Link Listing presenti in Portali e Directory "   Per pagine indicizzate e presenti nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca 5 5
  • 6. 5 parametri per tracciare l’URL di una campagna q  Source: (referrer: google, citysearch, newsletter4) q  Medium:(marketing medium: cpc, banner, email) q  Term: (identifica le keyword a pagamento) q  Content: (use to differentiate ads) q  Name: (product, promo code, or slogan) 6 6
  • 8. CODIFICARE L’URL: 5 PARAMETRI 8 8
  • 9. Confronto campagne per automedicazione.it 9 9
  • 10. Taggare i link presenti in materiale digitale di marketing q  É possibile taggare anche i link in file PDF, PPT, Doc, Excel etc. Infatti è possibile che ci siano dei link in questi file non HTML che rimandano al sito web 10 10
  • 11. ESERCITAZIONE – CAMPAIGN TRACKING q  Per il tuo sito Web: "   Quali sono le campagne che stai tracciando? "   Quali campagne varrebbe la pena di tracciare? "   Quale valore attribuiresti a tali campagne? Sulla base di quale criterio? Crea una struttura di report per le campagne del tuo sito Esempi su campagne link da tracciare: •  Newsletter interne ed esterne •  Campagne Banner verso landing page ad hoc •  Campagne pay per click (Google AdWords) DEM •  Affiliazioni Stai usando i parametri Campaign_term e campaign_content ? "   11 11
  • 12. ESERCITAZIONE – CAMPAIGN TRACKING q  Per il tuo sito Web: "   CREA UN’EMAIL CON UN LINK CODIFICATO MEDIANTE L’URL BUILDER "   INVIALA AD ALCUNI AMICI E CHIEDI DI CLICCARE IL LINK "   ANALIZZA IL TRAFFICO PROVENIENTE DALLA CAMPAGNA IN TEMPO REALE Crea una struttura di report per le campagne del tuo sito RIPETI LO STESSO ESPERIMENTO PUBBLICANDO IL LINK CODIFICATO IN BACHECA O SULLA TUA FANPAGE Stai usando i parametri Campaign_term e campaign_content ? 12 12
  • 13. Oltre la Web analytics… EVENT TRACKING 13 13 13
  • 14. Event Tracking q  GA è capace di tracciare molti eventi sulla pagina come: "   Animazioni in flash "   Elementi javascript (Ajax) incorporati nella pagina come onClick, onMouseOver, onMouseOut, onSelect, onFocus,onChange, onSubmit... "   Download di file "   Tempi di caricamento delle pagine Se non traccio gli eventi questo ha impatto sul Bounce rate: •  Le visite di 1 sola pagina dove però l’utente ha interagito guardando un Video, se questo non è tracciato, viene considerato un Bounce (visita fatta da 1 sola pagina). •  1 Singola pagina con un evento (come un Video) tracciato non è più considerato un Bounce! 14 14
  • 15. L’evento trackevent q  Per tracciare gli Eventi, dobbiamo chiamare dalle nostre pagine, Widget, il metodo trackEvent, secondo questa sintassi: trackEvent (category, action, opt_label, opt_value) q Category: Il nome per il gruppo di oggetti che desideri tracciare (es. Video) q Action: una descrizione unicamente associata a ciascuna categoria e usata per definire l’interazione utente (es. Play, Stop, Pause, Finish) q Opt_label: una parola per aggiungere una dimensione ulteriore ai dati dell’evento (es. sole_mare_neve) q Opt_value: un numero intero che puoi usare per fornire dati numerici sull’evento (es. 100) 15 15
  • 16. Un nuovo modo per considerare la User Experience q  Mediante l’analisi degli eventi è possibile capire la qualità della user experience, non solo mediante l’analisi del Bounce rate q  Esempio di tracking di un’interazione utente: si chiama il metodo _trackEvent al Click sul bottone Play q  Category: Video q  Action:Play q  Label:Birthday Party 16 16
  • 17. Considero la categoria “Questionnaire” Noto che il tempo medio sul sito è superiore alla media del 27%17 17
  • 18. 11 etichette per gli eventi in automedicazione.it 18 18
  • 20. Azioni Evento per automedicazione.it 20 20
  • 21. Confronto tra le Azioni dell’evento in base al valore 21 21
  • 22. Definire una struttura gerarchica per il tracking – 2 esempi q  Category q  Category: "   Download "   Banners q  Action: q  Action: "   PDF "   Click-header-GIF "   XLS "   Click-header-Flash "   DOC "   Click-Skyscraper-GIF q  Label: q  Label: "   Catalogo1.pdf "   Promo Maalox "   Schedaprod1.pdf "   Overview.xls 22 22
  • 23. ESERCITAZIONE –EVENT TRACKING q  Per il tuo sito Web: "   Quali sono gli eventi che stai tracciando? "   Quali eventi varrebbe la pena di tracciare? "   Quale valore attribuiresti a tali eventi? Sulla base di quale criterio? Crea una struttura di report per gli eventi del tuo sito Esempi di eventi da tracciare: •  Click su banner di prodotto •  Play Video in Home Page •  Click su Banner Flash •  Compilazione questionario di valutazione •  Dowload documento PDF •  Download scheda di prodotto "   Assegna un valore agli eventi tracciati del tuo sito 23 23
  • 24. Tracking Banner – No Flash q  Per tracciare i click sui banner presenti sul tuo sito hai 2 opzioni: "   Tracciare i click sul banner come Virtual pageview "   Tracciare i click-through come evento Per Banner non Flash, modifica il link in uscita: <a href=http://www.advertiser-site.com onClick =pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click”,”Advertis erName-AdVersion A, 4)”><img src=“Banner-A.gif”></ a> In questo caso il valore è stato fissato a 4 L’evento che viene tracciato è il click sul Banner 24 24
  • 25. Tracking Banner –Flash Per Banner Flash, il codice diventa: myBtn.AddEventListener(MouseEvent.CLICK,ExternalInterface. call(pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click”,”Advertise rName-AdVersion A, 5) In questo caso il valore associato all’azione CLICK sul banner in Flash è stato fissato a 5 L’evento che viene tracciato è il click sul Banner Flash 25 25
  • 26. Tracking Banner – Inserire nell’Action il tipo di click q Si può dare un maggiore significato al campo Action, specificando la tipologia di click, se è su Banner no Flash o su Banner Flash. In questo caso il codice diventa: Per banner No Flash: <a href=http://www.advertiser-site.com onClick =pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click-banner- Gif”,”AdvertiserName-AdVersion A, 4)”><img src=“Banner-A.gif”></a> Per Banner Flash: myBtn.AddEventListener(MouseEvent.CLICK,ExternalInterf ace.call(pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click- banner-Flash”,”AdvertiserName-AdVersion A, 5) 26 26
  • 27. Tracking Link in uscita q  Per tracciare i link in uscita, in generale il link deve essere modificato in questo modo: <a href=http://www.advertiser-site.com onClick =pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click- link”,”Link URL, 1)”> visualizza il nostro Partner </a> L’evento che viene tracciato è il click sul link in uscita In questo caso il valore è stato fissato a 1 27 27
  • 28. Tracking Mailto: tracciare i click come eventi q  Per tracciare i link che aprono il Mailer per scrivere un’email (Mailto:), il link deve essere modificato in questo modo: <a href=“mailto: mail@mysite.com” onClick =pageTracker._trackevent(“ExitPoints”,”Click-email”,” mail@mysite.com)”> mail@mysite.com </a> L’evento che viene tracciato è il click sul link in uscita In questo caso il valore non è stato fissato 28 28
  • 29. Oltre la Web Analytics OFFLINE MARKETING TRACKING 29 29
  • 30. 3 Approcci per misurare le campagne offline Per misurare l’impatto di una campagna offline sul Web è consigliabile creare e comunicare Landing Page univoche, usate solo per la campagna Offline 3 approcci: 1. Vanity URLs: raccomandate quando avete una forte product brand awareness (es. Gilette, Martini,iPod) 2. Coded URLs: raccomandate quando avete un forte Company brand o quando i tuoi prodotti hanno già siti web separati (IBM, Microsoft) 3. In combinazione con la Ricerca: raccomandate quando il tuo brand è meno significativo dei tuoi prodotti o la tua audience è più sensibile al prezzo che al valore del brand (Piccole e medie imprese o industry a bassa Brand Loyalty) 30 30
  • 31. 1. Vanity URLs q  Se il tuo prodotto ha una notorietà più grande del tuo Company Brand, utilizza nelle campagne offline (stampa, radio TV): www.myproduct.com q  Usa www.mysite.com per le campagne online q  Naturalmente non devi creare un nuovo sito nè duplicare contenuti online già presenti... q  Basta creare un Redirect permanente da www.myproduct.com verso una sezione del sito (es. www.mysite.com/MyProduct) q  Prima però si devono inserire i parametri per il tracking (es. utm_medium=Print&utm_campaign=Spring-Promo) q  Non usare questo metodo se hai già dei veri siti web per il prodotto 31 31
  • 32. 2.Coded URLs q  Se la tua azienda ha una brand molto noto, superiore a quello dei prodotti, allora considera come URL da inserire nella campagne Offline: "   www.mysite.com/Offer_Code_X "   www.mysite.com/Offer_Code_Y q  I codici di offerta sono unici per la campagna, non sono visualizzati da nessuna parte nè indicizzabili dai motori di ricerca q  É importante che ci sia una ragione impellente per far sì che i visitatori, il tuo target, si ricordi l’URL. q  Un trucco è usare un URL facilmente associabile al mezzo usato per la campagna www.mysite.com/TVOffer q  Utilizza sempre il redirect permante alla pagina sul 32 prodotto presente sul tuo sito 32
  • 33. 3. URL in combinazione con la Search q  Usa la Search come parte del tuo messaggio offline q  Crea un annuncio alla radio del tipo: “cerca il nostro annuncio su Google usando come parola chiave “product promo”. Riceverai uno sconto del 10% sul tuo primo ordine” q  Crea una campagna su AdWords usando quella unica parola chiave che è rilevante solo per quelle persone che hanno ascoltato quell’annuncio q  In questo modo hai controllo completo sulla fonte di persone che hanno ascoltato quella radio e sono andati poi su Google ad effettuare la ricerca 33 33
  • 34. COSA SONO I KPI 34 34
  • 35. I KPI- CARATTERISTICHE •  Sono rapporti, tassi, percentuali e medie: non sono numeri puri ma elaborati •  Forniscono un contesto temporale nel presentare i dati in forma tabellare •  Spingono all’azione, a prendere decisioni critiche per il business All good key performance indicators drive action 35 35
  • 36. Cosa sono i KPI 36 36
  • 37. Un report più significativo... q  Il report mostra un indicatore visuale del cambio di direzione, il cambio in percentuale, il valore target, la % di obiettivo raggiunta 37 37
  • 38. Caratteristiche dei KPI 1.  sono parametri dinamici e non valori statici 2.  sono selezionati e specifici per le vostre esigenze di monitorare gli elementi critici per il vostro business 3.  Sono differenti in base all’audience: i KPI interessanti da comunicare al top management non sono gli stessi da comunicare alle risorse tecniche operative 4.  sono utili solo se inducono ad un'azione di miglioramento, sono cioè traducibili, anzi devono essere tradotti in azione •  (es. Se il tasso di conversione scende del 10% cosa devo fare? quali contromisure devo prendere?) 38 38
  • 39. KPI per audience differenti 39 39
  • 40. Cosa sono i KPI e perché sono importanti •  I KPI sono quindi indicatori sintetici designati per condensare in maniera succinta quanto più informazione possibile. I dati puri sono meno di valore rispetto ai KPI perché non forniscono il contesto. •  I KPI permettono di: •  Comprendere in maniera semplice e immediata l’andamento del tuo business online in termini di prestazioni (quanto bene sta andando il mio sito?) •  Evidenzia se qualcosa è cambiato improvvisamente (es. caduta tasso di 40 conversione) e che quindi necessita di 40
  • 41. IL PROCESSO PER COSTRUIRE UN REPORT BASATO SUI KPI 1.  Seleziona i KPI in base a: 1. Modello di business online 2. Audience a cui i KPI sono destinati (non tutti i KPI devono essere comunicati a tutti) 2.  Definisci obiettivi target per ciascun KPI 1. es. incremento del 10% dell’order conversion rate per nuovi visitatori 3.  Definisci soglie di alert per facilitare la lettura dei report sui KPI 4.  Costruisci dei report che mostrino l’andamento dei KPI nel tempo 41 41
  • 42. Esempio di report con i KPI This Key Performance Indicator In Charge Period Change Note Change Note Rivedere le campagne di marketing le campagne di online marketing online (keyword, Cost per acquisition Dir. Marketing $2 ▲ sono peggiorate ▼ cpc, ctr, cr) Campaign CTR Dir. Marketing 2% ▲ Average order value Dir. Vendite 1 ▲ 0% ▲ Cost per visitor Dir. Vendite 1 ▲ 0% ▲ Order conversion rate Dir. Vendite $2 ▲ 50% ▲ Average Cost per Visit Dir. Vendite $2 ▲ 50% ▲ §  I KPI devono spingere o all’azione o a fornire un riscontro, una conferma al lettore. §  Esempio: Se questo numero cresce del 10% cosa significa? Con chi mi dovrei congratulare? Se diminuisce, con chi me la dovrei prendere?Se non hai questa risposta probabilmente la metrica è interessante ma non è un KPI 42 42
  • 43. Tempistiche e Note per i KPI report Tempistiche per la generazione e q  Lo Staff che supervisiona ed diffusione: analizza i dati web dovrebbe I KPI sono efficienti solo se le q  inserire alcune note per persone li vedono e analizzano promuovere il corretto utilizzo di frequentemente, diciamo queste metriche, soprattutto se i settimanalmente KPI mostrano un trend negativo Per i retailer la frequenza di q  o hanno superato le soglie di elaborazione e presentazione potrebbe essere anche allarme. giornaliera q  Esempio: crediamo che la q I KPI devono essere generati, diminuzione dell’order integrati con note descrittive a conversion rate dipenda dal commento di cosa evidenziano e cambiamento della pagina poi distribuiti intermedia del processo.. Si deve dare il tempo alle q  persone di ricevere i dati e commentarli (non spediteli o pubblicateli un attimo prima della riunione). 43 43
  • 44. Tempistiche e Note per i KPI report Tempistiche per la generazione e q  Lo Staff che supervisiona ed diffusione: analizza i dati web dovrebbe I KPI sono efficienti solo se le q  inserire alcune note per persone li vedono e analizzano promuovere il corretto utilizzo di frequentemente, diciamo queste metriche, soprattutto se i settimanalmente KPI mostrano un trend negativo Per i retailer la frequenza di q  o hanno superato le soglie di elaborazione e presentazione potrebbe essere anche allarme. giornaliera q  Esempio: crediamo che la q I KPI devono essere generati, diminuzione dell’order integrati con note descrittive a conversion rate dipenda dal commento di cosa evidenziano e cambiamento della pagina poi distribuiti intermedia del processo.. Si deve dare il tempo alle q  persone di ricevere i dati e commentarli (non spediteli o pubblicateli un attimo prima della riunione). 44 44
  • 45. KPI PER MODELLO DI BUSINESS 45 45
  • 46. I KPI e la tassonomia dei siti web business-centric q  Quali KPI dovremmo q  Ci sono alcune misure e scegliere? Dipende dal indicatori chiave che tipo di business e di organizzazione. meglio si prestano a q  Consideriamo 4 modelli rappresentare il tuo principali: business online in base 1.  Retail (e-commerce) alla fase del ciclo di vita 2.  Content & advertising del cliente e in base (media/content) anche alla tipologia del 3.  Marketing (lead- tuo sito web generation) 4.  Customer support 46 46
  • 48. La piramide aziendale e i KPI associati per i retailer online - Order & Buyer conversion rate Dai 2 ai 5 KPI, in base alla diretta - Average cost per responsabilità all’interno conversion dell’organizzazione - Average revenue per visitor Top Mgmt - Key conversion rate per ogni tipo di campagna Dai 5 ai 7 KPI, inclusi i 2-5 -  Costo di acquisizione per precedenti campagna Middle Mgmt -  % ricavi da nuovi visitatori e visitatori di ritorno -  conversion rate for Da ai 10 KPI, inclusi i 5-7 active campaigns Staff Operativo precedenti -  Cart completion rate -  Search to purchase conversion rate 48 48
  • 49. KPI per retailer online Per i siti di e-commerce la Conversione è tutto! Piccoli scostamenti del tasso di conversione possono avere grandi impatti sulle vendite Frequenza di distribuzione: su base giornaliera Il report di lunedì include anche il week-end passato 49 49
  • 50. KPI consigliati per Senior Strategist •  Order & buyer conversion rate •  Average order value •  Average revenue per visit •  Average cost per conversion Andamento complessivo del Valore obiettivo 50 50
  • 51. KPI consigliati per Middle management •  Tempo medio per rispondere alle domande via email •  Rapporto tra visitatori nuovi e visitatori di ritorno •  Tasso di conversione per nuovi visitatori e visitatori di ritorno •  % di ricavo da visitatori nuovi e visitatori di ritorno q  Valore obiettivo per nuovi visitatori e visitatori di ritorno 51 51
  • 52. KPI consigliati per Staff operativo •  Tasso di conversione dalla ricerca interna all’acquisto •  % dei visitatori a bassa recenza •  Tassi di completamento del carrello e dell’ordine •  Tasso di conversione dell’ordine per tipologia di campagna Distribuzione recenza 52 52
  • 54. La piramide aziendale e i KPI associati per media-content -N° medio pagine per visita - Costo medio per visita Dai 2 ai 5 KPI, in base alla diretta -  Ricavo medio per visita responsabilità all’interno -  % visitatori ad alta, dell’organizzazione media, bassa frequenza - Visite medie per visitatore Top Mgmt -  Rapporto tra visitatori nuovi e Dai 5 ai 7 KPI, inclusi i 2-5 visitatori di ritorno precedenti -  % visitatori ad alta, media, bassa permanenza sul sito Middle Mgmt -  % visitatori che usano la search Da 7 ai 10 KPI, inclusi i 5-7 -  % visitatori ad alta, Staff Operativo precedenti media, bassa profondità sul sito -  Frequenza di rimbalzo per top landing page -  Tasso iscrizione RSS/ 54 newsletter 54
  • 55. I KPI raccomandati per siti media-content Obiettivo principale di questi siti è quasi sempre quello di generare ricavi via on I Siti di questo tipo vivono o muoiono in base alla fedeltà della loro audience e alla propensione dell’audience a rispondere a sollecitazioni pubblicitarie Obiettivo è quindi migliorare la rilevanza dei contenuti rispetto all’audience I KPI ruotano attorno all’interesse del visitatore e fedeltà Frequenza di revisione: almeno su base settimanale 55 55
  • 56. KPI consigliati per Senior Strategist •  Numero medio di pagine per visita •  Costo medio per visita •  Ricavo medio per visita •  CPM medio •  % di visitatori con alta, media e bassa frequenza Numero medio di pagine per visita 56 56
  • 57. KPI consigliati per Middle management •  Visite per visitatore •  Rapporto tra visitatori nuovi e visitatori di ritorno •  % di visite a lunga, media e bassa durata % nuovi visitatori vs visitatori di ritorno 57 57
  • 58. KPI consigliati per Staff operativo •  % visitatori che usano la ricerca interna •  Distribuzione della profondità della visita (alta, media, bassa) •  Tasso di risposta alle domande via email •  Frequenza di rimbalzo delle landing page •  Tasso di iscrizione ai Feed RSS o alla newsletter Analizza la frequenza di rimbalzo... 58 58
  • 59. KPI PER MARKETING (LEAD GEN.) SITE 59 59
  • 60. La piramide aziendale e i KPI associati per marketing e lead generation - Lead conversion rate Dai 2 ai 5 KPI, in base alla diretta - Average cost per lead responsabilità all’interno -  Average estimated dell’organizzazione revenue per lead - Average visit per visitor -  Rapporto tra visitatori nuovi e Top Mgmt visitatori di ritorno Dai 5 ai 7 KPI, inclusi i 2-5 -  % visitatori ad alta, media, precedenti bassa permanenza sul sito Middle Mgmt - % visitatori ad alta, media, bassa permanenza sul sito -  Frequenza di rimbalzo Da 7 ai 10 KPI, inclusi i 5-7 per top landing page Staff Operativo precedenti -  N° medio ricerche per visita -  Tasso iscrizione newsletter/registrazione 60 per singola campagna 60
  • 61. I KPI raccomandati per siti marketing lead generation •  Obiettivo principale di questi siti è quasi in genere quello di generare lead qualificati •  Gli obiettivi o le azioni più comuni pertanto sono: •  Inscrizione alla newsletter •  Compilazione form per scaricare contenuti o coupon •  Compilazione form per richiesta info, partecipazione concorso. •  Iscrizione Forum, community, area riservata per target specifici •  I KPI ruotano attorno all’engagement del visitatore e a come ottimizzare i costi per l’acquisizione del visitatore •  Frequenza di revisione: su base settimanale, più 61 frequentemente in base alle campagne di acquisizione 61
  • 62. KPI consigliati per Senior Strategist •  Tasso di conversione dei lead (lead conversion rate) •  Tempo di risposta dell’organizzazione alle domande poste •  Costo medio per lead •  Ricavo medio stimato per lead Tasso di conversione per i lead 62 62
  • 63. KPI consigliati per Middle management •  Numero medio di visite per visitatore •  % di visite per alta, media, bassa permanenza sul sito •  Distribuzione di visite per recenza •  Rapporto tra nuovi visitatori e visitatori di ritorno •  % di visitatori in uno specifico segmento % nuovi visitatori vs visitatori di ritorno 63 63
  • 64. KPI consigliati per Staff operativo •  Frequenza di rimbalzo per Top Landing page •  Numero medio di ricerche per visita •  % delle ricerche con esito “0 risultati” •  Tasso di lead generation per tipologia di campagna 64 64
  • 66. La piramide aziendale e i KPI associati per siti di customer support - Tempo medio di risposta dell’organizzazione alle Dai 2 ai 5 KPI, in base alla diretta domande via email responsabilità all’interno - Distribuzione livello dell’organizzazione soddisfazione del cliente -  % nuovi clienti e clienti di ritorno Top Mgmt - Information- find conversion rate Dai 5 ai 7 KPI, inclusi i 2-5 -  % di ricerche per visita precedenti -  distribuzione dei visitatori tra Middle Mgmt prodotti e categorie di prodotto -  Visite a bassa, media Da 7 ai 10 KPI, inclusi i 5-7 alta profondità sul sito Staff Operativo precedenti -  N° ricerche senza risultati -  %uscite dal sito dopo una ricerca 66 66
  • 67. I KPI raccomandati per siti di customer support •  Obiettivo principale di questi siti è offrire supporto ai clienti di un brand nella maniera più efficace (ottenere la risposta al quesito del cliente) ed efficiente (nel minor tempo e con minor sforzo possibile) possibile. •  Gli obiettivi o le azioni più comuni pertanto sono: •  Ricerca di un termine sul sito •  Compilazione form per richiesta informazioni o intervento •  Lettura di FAQ, forum etc. •  Frequenza di revisione: su base settimanale, più frequentemente in base alle campagne di 67 acquisizione in atto 67
  • 68. Il sito di customer support di Google Analytics 68 68
  • 69. KPI consigliati per Senior Strategist •  Tempo medio di risposta dell’organizzazione alle domande poste •  Distribuzione del livello di soddisfazione del cliente •  Distribuzione tra nuovi clienti e clienti di ritorno Definizione del tempo medio di risposta: Somma di tutti i tempi di risposta in [UNITA’ DI TEMPO]/ Totale Domande via email 69 69
  • 70. KPI consigliati per Middle management •  Information find conversion rate: quanti visitatori e clienti riescono a trovare le info sul sito, con quale efficacia? •  % di visitatori che usano la ricerca •  Distribuzione dei visitatori tra prodotti e categorie di prodotto •  % di visitatori in uno specifico segmento 70 70
  • 71. KPI consigliati per Staff operativo •  % di visite a bassa, media e alta profondità sul sito •  Numero di ricerche con esito “0 risultati” •  % delle ricerche con esito “0 risultati” •  % uscite dal sito dopo una ricerca 71 71
  • 72. NUOVE METRICHE PER WEBMASTER q  NEL DICEMBRE 2011 SONO STATE AGGIUNTE NUOVE METRICHE A QUELLA DELLA VELOCITA’ DEL SITO 72 72
  • 74. METRICHE RELATIVE ALLA VELOCITA’ •  TEMPO MEDIO DI CARICAMENTO DELLA PAGINA •  PAGEVIEW: N° VISUALIZZAZIONI PER QUEL RANGE DI SECONDI •  CAMPIONE DI PAGINE: IL N° DI PAGINE VISTE USATE PER IL CAMPIONAMENTO •  BOUNCE: TASSO DI BOUNCE IN % PER QUELLE PAGINE •  %EXIT: % DI VISITE ALLA PAGINA COME ULTIMA PAGINA DELLA SESSIONE 74 74
  • 75. 75 75
  • 76. MAPPA DELLA VELOCITA’ DI CARICAMENTO 76 76
  • 77. LA FASI DI CARICAMENTO DELLA PAGINA 77 77
  • 78. TEMPO DI CARICAMENTO DELLA PAGINA q  Tempo di reindirizzamento: è il tempo speso per un redirect, 0 se non ce ne sono q  Tempo medio di ricerca dominio: è il tempo speso per l’interrogazione del DNS q  Tempo medio di connessione al server: è il tempo necessario per il collegamento tra client e server q  Tempo medio di risposta: è il tempo che il server ci impiega per rispondere alla richiesta effettuata dal client q  Tempo di download medio della pagina: è il tempo effettivamente impiegato per scaricare la pagina 78 78
  • 80. MONITORARE L’IMPATTO SOCIAL q  POSSIBILITA’ DI CAPIRE IN TEMPO REALE LA CAPACITA’ DI DIFFUSIONE E DI ENGAGEMENT GENERATA SUI SN q  TAGGANDO CON UN PARTICOLARE CODICE I TWEET E I POST SU FB E’ POSSIBILE: "   VERIFICARE LE VISITE IN TEMPO REALE PORTATE DAL SINGOLO TWEET O POST AL SITO WEB "   VISUALIZZARE IL MOMENTO DI MASSIMA ATTIVITA’ GENERATA DA QUESTE COMUNICAZIONI E CAPIRE QUANDO L’ATTIVITA’ SI E’ ESAURITA 80 80
  • 81. MONITORARE IL REAL-TIME q  OTTIMO STRUMENTO PER MONITORARE L’AVVIO DI CAMPAGNE ONLINE (ES. EMAIL MARKETING- INVIO NEWSLETTER) VANTAGGI: q  OTTENERE UNA IMMEDIATA PERCEZIONE DELLE PERFORMANCE 81 81
  • 82. Le nuove metriche Social di GA 82 82
  • 83. METRICHE SOCIAL ANDAMENTO DELLE AZIONI SOCIALI 83 83
  • 84. ESERCITAZIONE q  SELEZIONA ALCUNI KPI (MASSIMO 6) PER IL TUO SITO q  CALCOLA I KPI IN BASE ALLE METRICHE BASATE RICAVATE DA GOOGLE ANALYTICS UTILIZZA IL FILE WORD E IL FILE EXCEL PER CALCOLARE I TUOI KPI 84 84
  • 85. KPI REPORTING – come impostare un cruscotto CREAZIONE DI CRUSCOTTI 85 85
  • 86. Quando i cruscotti non sono utili… Quando: q  1.  lasciano l’interpretazione ai Dirigenti; molte volte presentano viste troppo aggregate di un indice 2.  Presentano troppi dati da leggere 3.  Chi crea i cruscotti vive in isolamento, non possiede quella conoscenza di ciò che sta succedendo in azienda (Conoscenza tribale) 4.  Sono sviluppati esternamente, da persone che non hanno un’esperienza dell’azienda 86 86
  • 87. Come creare Cruscotti utili 1. Adottare la filosofia del minimo indispensabile nei q  report per i Dirigenti •  Inserire nel report solo 3-4 indici chiave delle prestazioni •  Eliminate tutti i KPI a corredo 2. Create un cruscotto che spinga all’azione, non un q  insieme di numeri •  Adottate un approccio del tipo: report di informazioni, impatti ed azioni Unico scopo di un Cruscotto è: Fare comprendere le prestazioni e indurre all’azione 87 87
  • 88. KPI: Tasso di conversione complessivo Sito web: Automedicazione.it Dati di: Leonardo Bellini Tendenze e informazioni utili: -  -22% circa rispetto al mese precedente -  Caduta dell’indice causata dalla flessione http:// di entrambi gli obiettivi, iscrizione e static7.nazioneindiana.com/ Download wp-content/ -  Dall’analisi della canalizzazione emerge una dispersione nelle microconversione nov2006pageviews.png della pagina precedente Impatto sull’azienda (asset e valore Passi e azioni per migliorare la economico): tendenza: -  Perdita di valore per ciascuna visita (0,2 -  Migliorare il percorso obiettivo per € per visita) iscrizione alla newsletter -  calo della soddisfazione dell’utente di 5 -  Analizzare il percorso con Test multi- punti variati -  Probabile calo del NPS del 10% -  Svolgere sondaggi a livello di pagina e trovare tool in grado di fare eyetracking 88 88
  • 89. Come leggere e usare il cruscotto q  Create una pagina per ciascun KPI •  In alto a destra appare un cerchio con lo stato di salute del KPI (rosso, giallo, verde) •  I quadrante: mostra la tendenza della metrica ed è segmentato (es. per fonte di traffico) •  II Quadrante: Key Trends & Insights; interpreta le tendenze e fornisce un contesto. Perché è successo questo? •  III Quadrante: Azioni e step. È fondamentale per determinare l’azione. Sarà il quadrante + apprezzato dai superiori •  IV Quadrante: Impatto sull’azienda in base allo Stato (Rosso/giallo). Fornisce info utili per far capire perché 89 è importante prendere decisioni 89
  • 90. Come si crea il Cruscotto Grafico: mostra la tendenza /nov2006pageviews.png Key Trends & Insights: della metrica ed è interpreta le tendenze e segmentato (es. per fonte di fornisce un contesto. Perché traffico) è successo questo? Impatto: fa comprendere gli Azioni e step: Suggerisce le impatti data la situazione azioni da intraprendere e i attuale e perché è passi da seguire importante agire e prendere una decisione 90 90
  • 91. Il Cruscotto consolidato Metrica 1: /nov2006pageviews.png Metrica 2: 1° azione consigliata 1° azione consigliata 2° azione consigliata 2° azione consigliata 1° risultato previsto 1° risultato previsto 2° risultato previsto 2° risultato previsto Metrica 3: Metrica 4: 1° azione consigliata 1° azione consigliata 2° azione consigliata 2° azione consigliata 1° risultato previsto 1° risultato previsto 2° risultato previsto 2° risultato previsto Ogni quadrante contiene gli elementi essenziali di un unico Cruscotto 91 In questo esempio il cruscotto non contiene i numeri 91
  • 92. 5 regole per un cruscotto ad alto impatto 1.  Nessuna metrica può esistere senza un contesto. Non presentate mai una metrica da sola in un report. Ci sono molti modi per aggiungere contesto: 1.  Periodo temporale 2.  Benchmark interni o esterni 3.  Valore attuale rispetto a valore obiettivo 4.  Valori basati sulla segmentazione (es. fonte di traffico) 92 92
  • 93. Esempio di benchmark e segmentazione Valore Obiettivo 93 93
  • 94. Non dati ma informazioni traducibili in azioni q  I dati non sono semplicemente fotografati ma mostrati come una tendenza trimestrale di 3 segmenti di traffico q  È fondamentale non limitarsi alla rappresentazione dei dati ma evidenziare le prestazioni e le cause q  Si deve determinare e isolare le metriche minime indispensabili per l’esistenza della vostra attività q  Regola generale: meno di 10 metriche (meglio94 6) 94
  • 95. Le 5 regole per un Cruscotto efficace 1.  Benchmark e segmenti: aggiungere contesto 2.  Selezionare le metriche minime indispensabili (< 10) 3.  Non fermatevi alle metriche, aggiungete le informazioni 4.  Riducete il vostro cruscotto ad 1 pagina A4 5.  Aggiornamento ed evoluzione: mantenete dal 30% al 50% delle metriche da un anno all’altro 95 95
  • 96. 96 96
  • 97. RIFERIMENTI E LETTURE CONSIGLIATE 97 97
  • 98. 98 98
  • 99. GRAZIE PER L’ATTENZIONE •  Leonardo Bellini – Consulenza e servizi di marketing digitale leonardobellini@dml.it •  Autore di Fare business con il Web –Lupetti Editore •  Ho curato l’edizione italiana di: – Web In azienda – ETAS – Noièmeglio-ETAS •  Blog: www.digitalmarketinglab.it •  Website: www.dml.it 99 99