Comunicare sui socialmedia è più semplice di quel che sembra. in questo documento le linee guida su come affrontare questo percorso utilizzando al meglio le risorse dell'azienda.
6. ü La
mol'plicazione
dei
canali:
web,
tv
digitale,
mobile
ecc.
rende
sempre
più
difficile
comprare
l’audience.
Per
farvi
ascoltare
dovete
dire
cose
interessan'.
ü Gli
strumen'
social
hanno
dato
la
possibilità
a
tuB
di
raccontare
delle
storie
e
mol'
lo
stanno
facendo.
Compresi
i
vostri
compe'tors.
ü Per
lavorare
con
i
social
media
NON
basta
essere
presen'
on-‐line:
è
necessario
che
tuB
gli
asset
compartecipino
alle
aBvità.
7.
HERITAGE
Devi
creare
una
storia
interessante
da
raccontare.
SEO
Se
nessuno
'
ascolta
è
inu'le
che
tu
dica
qualcosa.
ENGAGE
Le
persone
si
aspeKano
di
essere
convolte.
DOVERE
AVERE
TRE
PRIORITA’
9. ATTENZIONE
Non
confondere
l’heritage
con
la
storia
del
vostro
Brand.
Alle
persone
interessa
chi
siete
in
relazione
a
quello
che
potete
fare
con
loro.
In
poche
parole:
L’heritage
in
questo
contesto
non
è
la
storia
di
chi
siete
sta'
fino
ad
oggi,
ma
la
storia
di
quello
che
succederà
tra
voi
e
le
persone
da
ora
in
avan'.
14. 1
BLAST
VIDEO:
pochi
contenuI,
davvero
straordinari,
supportaI
da
tuNe
le
risorse
che
potete
meNere
in
campo.
www.youtube.com/OldSpice
15.
Quando
dico
“tuKe
le
risorse”
voglio
dire
proprio
tuKe.
Qualche
idea:
" Pubblicate
il
video
su
tuB
i
vostri
si'
e
canali
social
(ovvio).
" Scambiate
visibilità
sui
canali
di
vostri
collabora'
e
partner.
" Mandate
News
LeKer
ai
vostri
contaB.
" Usate
i
PdV
meKendo
scriKe
e
schermi.
" Stampate
flyer
o
altro
materiale
cartaceo?
MeKe
il
link
e
QR
code.
" Fate
delle
t-‐shirt
per
i
Pdv
o
da
regalare
che
invi'no
a
vedere
il
video.
" Fate
un’affissione
(anche
una
sola
ma
strategica)
con
un
QR
code.
" Stampate
QR
code
su
tuB
i
prodoB.
" Sui
b-‐visita.
" Fate
ads
su
YouTube
e
Facebook.
" Pensate
a
spazi
media
alterna'vi
(cartoni
della
pizza,
bicchieri
del
caffè).
" Consigliatelo
agli
amici
di
Facebook
e
dite
a
tuB
i
collaboratori
di
fare
lo
stesso.
16.
2
PROGRAMMAZIONE
SERRATA:
L’obieRvo
di
YouTube
è
quello
di
essere
entrare
in
compeIzione
con
i
canali
televisivi.
Credimi
stanno
facendo
di
tuNo
e
se
assecondi
il
loro
obieRvo
sarai
premiato.
www.youtube.com/Vice
17.
Crea
una
programmazione
periodica,
ma
ricorda'
devi
avere
un
piano
preciso,
devi
pensare
al
tuo
canale
come
come
ad
una
vera
e
propria
redazione.
Qualche
esempio:
" Fai
provare
al
tuo
personale
tuB
i
prodoB.
" Intervista
i
tuoi
clien',
magari
a
fronte
di
omaggio.
" Manda
prodoB
a
casa
della
gente
in
cambio
di
recensioni
video.
" Crea
tutorial
che
suggeriscono
usi
alterna'vi
dei
prodoB.
" Racconta
la
storia
delle
tua
azienda.
" Parla
di
argomen'
che
sono
cari
al
tuo
brand
anche
se
non
hanno
a
che
fare
direKamente
con
i
prodoB.
" Crea
un
TG
e
commenta
no'zie
che
in
qualche
modo
'
riguardano.
18.
Ti
sembra
difficile?
Non
lo
è.
Puoi
usare
una
fotocamera
compaKa
o
addiriKura
un
iPhone
per
fare
i
video,
ed
editarlo
con
il
sokware
on-‐line
di
YouTube.
Se
la
programmazione
serrata
è
la
tua
strategia,
la
quan'tà
e
la
per'nenza
del
contenuto
sono
più
importan'
della
forma.
19.
TUTTI
DEVONO
PARTECIPARE
La
cosa
davvero
importante
è
che
tuB
partecipino.
Nomina
un
responsabile
nella
tua
organizzazione
che
si
occupi
di
coordinare
i
lavori,
ma
poi
i
contenu'
devono
essere
prodoB
da
più
persone.
Se
ad
esempio
hai
dei
PdV,
ci
deve
essere
un
responsabile
video
in
ognuno,
ogni
territorio
deve
avere
un
suo
volto
e
un
suo
tono
di
voce.
20.
OGNI
MINUTO
SU
YOUTUBE
VENGNO
CARICATE
60
ORE
DI
VIDEO.
DI
QUESTI
VIDEO
MENO
DEL
10%
E’
CARICATO
NEL
MIGLIORE
DEI
MODI.
STUDIA
YOUTUBE
E
SFRUTTA
QUESTO
VANTAGGIO.
21.
Quando
una
cosa
è
facile,
si
tende
a
soKovalutare
l’importanza
di
studiarla
in
modo
approfondito,
per
usarla
al
meglio.
Così
le
persone
non
sanno
usare
Google
e
non
sanno
usare
YouTube.
YouTube
è
il
secondo
motore
di
ricerca
al
mondo
dopo
Google,
questo
vuol
dire
che
quando
una
persona
cerca
qualcosa
lo
fa
molto
spesso
in
formato
video.
E
come
diavolo
fa
trovar'
se
il
tuo
video
e
il
tuo
canale
non
sono
correKamente
indicizza'?
22. 3
cose
che
devi
assolutamente
fare:
Compila
bene
i
meta
da'
(le
descrizioni
e
le
tag)
del
canale,
delle
playlist
e
dei
video.
" Per
farlo
studia
bene
tuKo
quello
che
trovi
qui
www.youtube.com/yt/playbook
" Non
fare
la
rana
nel
pozzo,
guarda
tan'
video
su
YouTube
per
ispirar'.
" I
'toli
dei
video
sono
molto
importan'
perché
sono
la
prima
cosa
che
viene
indicizzata,
leggi
bene
il
playbook
e
ricorda'
di
non
usare
'toli
che
'
sembrano
belli
ma
che
indicizzano
male!
23. 3
IL
WEB
E’
DI
COLORO
CHE
SANNO
“MIXARSI”.
PROPONI
AD
ALTRE
PERSONE
DI
FARE
I
VIDEO
CON
TE
E
PER
TE:
BLOGGER,
YOUTUBER,
AZIENDE
CON
LE
QUALI
COLLABORI
ECC.
24. Come
fare
per
conoscere
altre
persone
con
cui
collaborare?
Devi
frequentare
la
rete
in
modo
aBvo:
Commenta
i
video
che
'
piacciono,
non
solo
quelli
che
hanno
a
che
fare
con
il
tuo
prodoKo.
Scrivi
personalmente
agli
autori
che
segui
di
più
e
quando
lo
fai
non
farlo
“da
azienda
ad
autore”
ma
“da
autore
ad
autore”.
Fai
lo
stesso
con
i
blog.
Pubblica
un
messaggio
'po
“hai
un
tuo
canale
YouTube?
Forse
potremmo
collaborare”.
Frequenta
gli
even'
per
blogger.
Fai
spere
a
tuB
che
'po
di
azienda
sei:
le
persone
'
verranno
a
cercare.
26.
1. Su
web
l’aKenzione
si
caKura
nei
primi
15
secondi,
inventa'
un
modo
per
poter
dichiarare
all’inizio
di
ogni
video
cosa
lo
speKatore
vedrà:
una
sigla,
un
indice
ecc.
2. Fai
call
to
ac'on
chiare
durante
i
video,
invitando
le
persone
e
commentare.
3. Invita
le
persone
ad
iscriversi
al
canale,
puoi
usare
le
aree
interaBve
di
YouTube
(trovi
tuKo
nel
Playbook):
le
persone
iscriKe
tendono
a
vedere
il
doppio
dei
contenu'
del
tuo
canale
rispeKo
ad
un
utente
non
iscriKo.
4. La
durata
ideale
di
un
video
su
YouTube
va
dai
45
sec.
ai
3
min.
massimo.
5. A
fine
video
an'cipa
i
contenu'
del
prossimo
e
la
data
di
uscita.
6. Se
'
fai
i
video
da
solo,
editali
u'lizzando
i
filtri
di
YouTube
(vedi
Playbook)
questo
li
renderà
omogenei
tra
loro
anche
se
saranno
faB
da
persone
diverse
in
momen'
diversi.
28.
Usare
Facebook
è
semplice,
capirlo
un’po’
meno.
Immagina
Facebook
come
se
fosse
la
rivista
della
tua
azienda,
recapitata
ogni
maBna
a
casa
dei
tuoi
consumatori
abbona'.
Dovrai
fare
3
cose:
1. Avere
un
piano
editoriale
(PED),
come
una
vera
e
propria
rivista.
2. Dialogare
ed
ascoltare
aKentamente
i
tuoi
uten'
e
poi
modificare
il
PED
di
con'nuo.
3. U'lizzarlo
come
luogo
di
interazione
da
affiancare
a
tuKe
le
tue
altre
aBvità.
29.
Usare
Facebook
per
Gamificare
l’e-‐commerce.
Facebook
da
il
meglio
sé
affiancato
ad
un’altra
aBvità,
come
parte
interaBva
di
qualcos’altro:
ad
esempio
un
e-‐commerce.
Puoi
creare
meccaniche
di
coinvolgimento
sulla
Fanpage
chiedendo
alle
persone
di
commentare
i
loro
acquis',
caricare
foto
loro
con
i
prodoB
acquista',
fare
like
ad
un
prodoKo
ecc.
Ad
ogni
azione
fai
corrispondere
un
riconoscimento:
Sconto.
Omaggio
da
ri'rare
in-‐store.
Consiglio
personalizzato,
magari
in
video.
Sconto
colleBvo:
“se
facciamo
1.000
like
sulla
foto
di
questo
prodoKo,
per
una
seBmana
sarà
in
vendita
sull’e-‐commerce
con
il
15%
di
sconto”.
Invito
per
un
evento
in-‐store.
31.
INSTAGRAM
IN
3
PAROLE
Instagram
è
un
socialmedia
fotografico
che
permeKe
di
creare
immagini
di
forte
appeal
con
il
tuo
smarthphone
con
grande
semplicità
.
Le
immagini
sono
raccolta
tramite
gli
hashtag
(#)
come
succede
su
TwiKer.
La
vera
forza
di
Instagram
è
che
'
permeKe
di
creare
un
vasto
archivio
di
belle
immagini
da
u'lizzare
su
altri
socialmedia
o
per
alles're.
32.
DEVI
PERO’
TENERE
PRESENTE
DUE
COSE:
1. Il
linguaggio
delle
fotografie
istantanee
deve
essere
“istantaneo”
e
difficilmente
si
adaKerà
ai
normali
limi'
impos'
dalla
tua
immagine
coordinata:
devi
fare
delle
concessioni
al
mezzo.
2. Ti
servono
tante
foto
e
faKe
da
mani
diverse:
fai
scaKare
tuB
i
giorni
i
tuoi
dipenden'
e
collaboratori,
usando
sempre
tag
simili
che
siano
un
misto
di
#inventate
da
voi
e
le
#più
popolari
del
momento.
34.
RIASSUMENDO
1. Domanda'
che
cosa
vuoi
oKenere
dalla
tua
aBvità
socialmedia.
2. Pensa
a
quali
sono
gli
argomen'
di
cui
potres'
parlare
e
non
limitar'
ai
tuoi
prodoB
(non
devi
mica
fare
mediashopping!).
3. Studia
bene
i
manuali
on-‐line
ufficiali
dei
social
prima
di
usarli,
come
il
Playbook
di
YouTube,
e
ricorda'
di
aggiornar'
spesso.
4. Coinvolgi
tuKo
il
tuo
staff.
5. Usa
gli
strumen'
interaBvi
di
Facebook
per
creare
engage
anche
con
aBvità
che
vivono
altrove,
come
ad
esempio
l’e-‐commerce.
6. Dedica
del
tempo
di
qualità
a
studiare
cosa
fanno
le
altre
aziende
e
non
limitar'
ai
tuoi
compe'tors.