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• Consumi Bio sul totale Food 1,45% 
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Prof. Fabio Forlani 8
Il valore aggiunto x il cliente 
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● Il Valore Percepito è determinato dai benefici collegati 
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● I prodotti BIO sono consumati sopratutto nel 
Nord Italia (70,8%); 
● I prodotti BIO sono venduti nei negozi 
specializzati 44,9%, nella GDO 27,4% nella 
ristorazione 14,1%; 
● I prodotti BIO sono conosciuti (54,4% ha 
acquistato nell'anno, 32% consuma bio almeno 
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● I prodotti BIO sono ritenuti di qualità 
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Prof. Fabio Forlani 13 
●
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guardiamo i dati (Sana – Nomisma 2013) 
● Le motivazioni d'acquisto BIO sono legate alla 
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● Il differenziale di prezzo fra BIO e 
convenzionale risulta essere nella GDO secondo i 
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dolciumi). Dati più recenti segnalano una 
progressiva riduzione del differenziale, la Regione 
ER, ad esempio, stima un 20-30% di differenziale 
attuale contro 100% di 10 anni fa. 
Prof. Fabio Forlani 14
Una prima risposta 
● Sulla base di questi dati parziali, più che un 
problema di comunicazione (far conoscere 
l'esistenza del prodotto) sembra esserci un 
problema di percezione della proposta di 
valore (VP) o eccessivi costi percepiti (CP). 
● In altri termini il VAxC non risulta essere 
competitivo con altre tipologie di prodotti 
(salvo che per una nicchia di clientela 
molto focalizzata sulla dimensione 
salutistica dell'alimentazione); 
Prof. Fabio Forlani 15
Una prima risposta 
● Risultano pochi gli elementi della proposta 
che agiscono sul beneficio offerto (la 
motivazione principale d'acquisto è la riduzione 
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● Sembrano tanti gli elementi che producono 
un sacrificio (differenziale di prezzo, maggiore 
difficoltà di reperimento, percezione di 
esclusività, maggiore deperibilità, ecc.). 
Prof. Fabio Forlani 16
Su cosa agire? 
● In altri termini il VAxC non risulta essere 
competitivo con altre tipologie di prodotti (salvo 
che per una nicchia di clientela molto 
focalizzata sulla dimensione salutistica 
dell'alimentazione); 
● Cosa proporre e come comunicarlo per 
aumentare i benefici percepiti? 
● Cosa proporre e come comunicarlo per ridurre 
i sacrifici percepiti? 
Prof. Fabio Forlani 17
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consumatori? 
● Le materie sono materiali fungibili estratti 
dal mondo naturale; 
● I beni sono manufatti tangibili standardizzati 
e immagazzinabili; 
● I servizi sono attività intangibili prestate ad 
un particolare cliente; 
● Le esperienze sono eventi memorabili che 
coinvolgono gli individui sul piano personale; 
● Le trasformazioni sono cambiamenti 
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Prof. Fabio Forlani 18
La progressione del Valore Economico 
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Prof. Fabio Forlani 19 
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clientela 
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Guidare 
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personalizzazione 
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Marketing e Valore 
• Nella società post-moderna non si acquista un 
prodotto perché è fatto con la migliore materia o 
il miglior design, ma si acquista: 
– un brand (componente emotiva ed 
esperienziale); 
– la comodità (servizio); 
– il migliore assortimento (servizio); 
– l'esperienza di shopping più piacevole 
(esperienza); 
– La possibilità di trascorrere il tempo libero 
(esperienza). 
Prof. Fabio Forlani 20
Marketing e Valore 
• In altri termini siamo in presenza di una 
“marketing myopia” (Levitt, 1960) poiché i clienti 
chiedono (e quindi sono disposti ad acquistare 
facendo meno attenzione alla sola variabile 
prezzo) servizi ed esperienze mentre le 
imprese Bio vendono materie prime e beni. 
• Occorre ricordarsi infatti che non si vendono 
dei prodotti, ma piuttosto si soddisfano dei 
bisogni 
Prof. Fabio Forlani 21
Conclusione 
• Il mondo BIO oltre a lavorare sulle variabili della 
produzione (garanzia della qualità, aumento delle 
quantità prodotte e riduzione dei prezzi) deve 
lavorare sulla facilità, sulla bellezza, sul 
divertimento e sulla gioia del consumo BIO 
(es. Eataly per il cibo di qualità italiano). 
• Servono investimenti privati e politiche 
pubbliche che incentivino la produzione di 
servizi e di esperienze BIO (es. i GAS, Il mercatale 
di Montevarchi, mense, turismo, ecc.) per rendere 
facile, piacevole e “di tendenza” il consumo BIO. 
Prof. Fabio Forlani 22
Bibliografia di riferimento 
• Ferrero, G. (2013). Marketing e Creazione del Valore. Giappichelli. 
• Forlani, F. (2005). Esperienze, marketing e territorio (tesi di dottorato 
“Impresa e Mercato” XVII ciclo, discussa presso l’Università degli Studi di 
Genova). 
• Levitt, T. (1960). Marketing myopia, Harvard Business Review, 38, 
(July-August), 24-47. 
• Pencarelli, T., & Forlani, F. (2006). Il marketing dei prodotti tipici nella 
prospettiva dell’economia delle esperienze. In Atti del V Congresso 
Internazionale “Le tendenze del Marketing. 
• Pine, B. J., & Gilmore, J. H. (1999). The experience economy: work is theatre & 
every business a stage. Harvard Business Press. 
• Pride, W. M. & Ferrell, O.C. (2004). Foundations of Marketing. Houghton Mifflin. 
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L'Innovazione Sociale vista dai consumatori. Un caso di successo: Too Good To Go
 

Come comunicare al cittadino consumatore il valore aggiunto dei prodotti biologici locali

  • 1. Come comunicare al cittadino consumatore il valore aggiunto dei prodotti biologici locali Prof. Fabio Forlani Monastero di Montebello Isola del Piano (PU) 28 giugno 2014
  • 3. Marketing e Valore VALORE OGGETTIVO (intrinseco) marketing VALORE SOGGETTIVO (percepito) Strumento di creazione e diffusione del VALORE Prof. Fabio Forlani 3
  • 4. Punto di partenza • Valore intrinseco del prodotto (oggettivo) • Valore percepito dai consumatori • Valore di scambio Valore di scambio ><= Valore intrinseco Prof. Fabio Forlani 4
  • 5. Punto di partenza, il BIO • A vostro avviso, per i prodotti BIO, il valore di mercato riconosce il reale valore del prodotto? Valore di scambio ><= Valore intrinseco ? Prof. Fabio Forlani 5 • Perché si? • Perché no?
  • 6. La mia analisi (ammetto un po' veloce) Prof. Fabio Forlani 6
  • 7. La mia analisi (ammetto un po' veloce) • Consumi Bio sul totale Food 1,45% • Consumi Bio sulle vendite GDO 2,2% • Pur con dati in crescita sia di superficie agricola BIO, sia di consumi BIO i risultati conseguiti non sono ancora soddisfacenti Quali sono le cause? Quali sono le soluzioni? Prof. Fabio Forlani 7
  • 8. La mia analisi (ammetto un po' veloce) Purtroppo non ci sono soluzioni miracolose, quello che possiamo fare come uomini di marketing è utilizzare modelli teorici per : – migliorare la conoscenza del problema – favorire il ragionamento degli operatori Proviamo a farlo utilizzando due modelli: ● Il valore aggiunto x il cliente ● La progressione del valore economico Prof. Fabio Forlani 8
  • 9. Il valore aggiunto x il cliente (VAxC) VAxC = VP - CP ● Il Valore Percepito è determinato dai benefici collegati al prodotto che generano soddisfazione x il cliente; ● Il Costo Percepito è determinato dai sacrifici che il cliente sopporta per ottenere i benefici forniti dal prodotto (Prezzo monetario, tempo, energia, rischio, ecc.) ● Maggiore è il VAxC e maggiore è l'appetibilità del prodotto Prof. Fabio Forlani 9
  • 10. Banale? Forse guardiamo i dati (Sana – Nomisma 2013) Prof. Fabio Forlani 10
  • 11. Banale? Forse guardiamo i dati (Sana – Nomisma 2013) Prof. Fabio Forlani 11
  • 12. Banale? Forse guardiamo i dati (Sana – Nomisma 2013) Prof. Fabio Forlani 12
  • 13. Banale? Forse guardiamo i dati (Sana – Nomisma 2013) ● I prodotti BIO sono consumati sopratutto nel Nord Italia (70,8%); ● I prodotti BIO sono venduti nei negozi specializzati 44,9%, nella GDO 27,4% nella ristorazione 14,1%; ● I prodotti BIO sono conosciuti (54,4% ha acquistato nell'anno, 32% consuma bio almeno una volta a settimana); ● I prodotti BIO sono ritenuti di qualità superiore alla media (65%); Prof. Fabio Forlani 13 ●
  • 14. Banale? Forse guardiamo i dati (Sana – Nomisma 2013) ● Le motivazioni d'acquisto BIO sono legate alla sicurezza (71,2%) e la qualità (prodotti buoni, 25,4%). ● Il differenziale di prezzo fra BIO e convenzionale risulta essere nella GDO secondo i dati ISMEA (2007) del 66% (33,4% pasta – 100% dolciumi). Dati più recenti segnalano una progressiva riduzione del differenziale, la Regione ER, ad esempio, stima un 20-30% di differenziale attuale contro 100% di 10 anni fa. Prof. Fabio Forlani 14
  • 15. Una prima risposta ● Sulla base di questi dati parziali, più che un problema di comunicazione (far conoscere l'esistenza del prodotto) sembra esserci un problema di percezione della proposta di valore (VP) o eccessivi costi percepiti (CP). ● In altri termini il VAxC non risulta essere competitivo con altre tipologie di prodotti (salvo che per una nicchia di clientela molto focalizzata sulla dimensione salutistica dell'alimentazione); Prof. Fabio Forlani 15
  • 16. Una prima risposta ● Risultano pochi gli elementi della proposta che agiscono sul beneficio offerto (la motivazione principale d'acquisto è la riduzione del rischio alimentare e salutare); ● Sembrano tanti gli elementi che producono un sacrificio (differenziale di prezzo, maggiore difficoltà di reperimento, percezione di esclusività, maggiore deperibilità, ecc.). Prof. Fabio Forlani 16
  • 17. Su cosa agire? ● In altri termini il VAxC non risulta essere competitivo con altre tipologie di prodotti (salvo che per una nicchia di clientela molto focalizzata sulla dimensione salutistica dell'alimentazione); ● Cosa proporre e come comunicarlo per aumentare i benefici percepiti? ● Cosa proporre e come comunicarlo per ridurre i sacrifici percepiti? Prof. Fabio Forlani 17
  • 18. Quali prodotti vogliono i consumatori? ● Le materie sono materiali fungibili estratti dal mondo naturale; ● I beni sono manufatti tangibili standardizzati e immagazzinabili; ● I servizi sono attività intangibili prestate ad un particolare cliente; ● Le esperienze sono eventi memorabili che coinvolgono gli individui sul piano personale; ● Le trasformazioni sono cambiamenti individuali ed efficaci prodotti sull’individuo; Prof. Fabio Forlani 18
  • 19. La progressione del Valore Economico (Pine e Gilmore, 2000) Prestare servizi Mettere in scena esperienze Prof. Fabio Forlani 19 Estrarre materie Produrre beni differenziata Posizione competitiva indifferenziata rilevante per Esigenze della clientela irrilevante per maggiorato Fissazione (premiun price) del prezzo mercato Guidare trasformazioni personalizzazione massificazione
  • 20. Marketing e Valore • Nella società post-moderna non si acquista un prodotto perché è fatto con la migliore materia o il miglior design, ma si acquista: – un brand (componente emotiva ed esperienziale); – la comodità (servizio); – il migliore assortimento (servizio); – l'esperienza di shopping più piacevole (esperienza); – La possibilità di trascorrere il tempo libero (esperienza). Prof. Fabio Forlani 20
  • 21. Marketing e Valore • In altri termini siamo in presenza di una “marketing myopia” (Levitt, 1960) poiché i clienti chiedono (e quindi sono disposti ad acquistare facendo meno attenzione alla sola variabile prezzo) servizi ed esperienze mentre le imprese Bio vendono materie prime e beni. • Occorre ricordarsi infatti che non si vendono dei prodotti, ma piuttosto si soddisfano dei bisogni Prof. Fabio Forlani 21
  • 22. Conclusione • Il mondo BIO oltre a lavorare sulle variabili della produzione (garanzia della qualità, aumento delle quantità prodotte e riduzione dei prezzi) deve lavorare sulla facilità, sulla bellezza, sul divertimento e sulla gioia del consumo BIO (es. Eataly per il cibo di qualità italiano). • Servono investimenti privati e politiche pubbliche che incentivino la produzione di servizi e di esperienze BIO (es. i GAS, Il mercatale di Montevarchi, mense, turismo, ecc.) per rendere facile, piacevole e “di tendenza” il consumo BIO. Prof. Fabio Forlani 22
  • 23. Bibliografia di riferimento • Ferrero, G. (2013). Marketing e Creazione del Valore. Giappichelli. • Forlani, F. (2005). Esperienze, marketing e territorio (tesi di dottorato “Impresa e Mercato” XVII ciclo, discussa presso l’Università degli Studi di Genova). • Levitt, T. (1960). Marketing myopia, Harvard Business Review, 38, (July-August), 24-47. • Pencarelli, T., & Forlani, F. (2006). Il marketing dei prodotti tipici nella prospettiva dell’economia delle esperienze. In Atti del V Congresso Internazionale “Le tendenze del Marketing. • Pine, B. J., & Gilmore, J. H. (1999). The experience economy: work is theatre & every business a stage. Harvard Business Press. • Pride, W. M. & Ferrell, O.C. (2004). Foundations of Marketing. Houghton Mifflin. Prof. Fabio Forlani 23