1. Ho utilizzato l’immagine dell’Edera , per evocare la relazione che esiste tra l’Uomo e la sua
Struttura , in quanto così come l’Edera (una pianta che ha radici Aeree) che si sviluppa verso
l’alto creando da sola il proprio sostegno, anche l’Uomo crescendo, modifica il suo “Corpo” e la
sua “Mente”, per autodeterminarsi e diventare “Nobile”.
L’Uomo però non è solo “Natura”, ma è anche dotato dell’Ingegno necessario a coltivarla , per
renderla più produttiva e quindi utile al “Bene Comune” .
Per fare ciò però, prima di tutto deve conoscere la “Struttura” di tutte le “Cose” .
INTRODUZIONE ALLA MODELLISTICA PER ABBIGLIAMENTO
Per arrivare a comprendere l’uso della “Modellistica” ( tecnica per assemblare le singole parti di
una “Struttura”) , in tutti i campi e poi in particolare nel settore dell’abbigliamento, è necessario
studiare il “Settore Moda” a 360° (dalla filiera artigianale a quella industriale), sviluppando
così, una “Visione d’Insieme” e semplificando il “Concetto”, che l’intero indotto manifatturiero
dell’abbigliamento e della moda vuole comunicare, ossia quello di “Bellezza”.
Per interiorizzare tale concetto è necessario partire dallo studio costante dell’Essere Umano , proprio come fece “Leonardo da Vinci ”
che per la sua grande voglia di “Conoscere” e di “Comprendere” come era fatto il “ Mondo ” , è diventato un’abile “Osservatore” della
realtà (guardando....Oltre ) studiando il “Corpo Umano” in tutti i suoi aspetti e poi ponendolo in relazione con altre (Cose, Persone e
Situazioni ).
Così facendo è riuscito a definire lo “Spazio” e il “Tempo” , che gli ha permesso di studiare ed elaborare , le tecniche che ancora oggi sono
alla base della progettazione e della realizzazione dei nuovi strumenti utili all’Uomo .
Baola Berardi®
Immagine: FOTOLIA
2. Per fare questo quindi , è importante imparare ad “Avere Occhio” , nel senso che , prima di tutto , bisogna avere chiaro un “Obiettivo” e
poi studiare il modo più congeniale per raggiungerlo.
In altre parole, nel campo dell’abbigliamento è importante analizzare prima il proprio “Corpo” ( così come fece “Leonardo” ) e poi met-
terlo in relazione alle Cose, alle Persone e alle Situazioni , studiandone le relative reazioni ( ad ogni “Azione” corrisponde una “Reazio-
ne” Uguale e Contraria - 3° legge della Dinamica di Newton ).
In questo modo alleneremo i nostri occhi a vedere la “Proporzione” delle parti del nostro corpo, e poi le varie differenze tra la parte destra
e la parte sinistra (Conformazione).
Questo modo ci aiuterà a comprendere come mettere su carta quello che vedono i nostri occhi (disegnando un corpo umano), lo stesso
discorso vale per il disegno dei “Figurini di moda”, la differenza è che i Figurini sono disegnati basandosi su di un “Canone” stabilito.
Terminata la fase dell’osservazione del corpo umano e il “Disegno Artistico” dell’immagine su carta, si passerà al “Disegno Tecnico”
dell’immagine.
Il Disegno Tecnico si sviluppa utilizzando la “Geometria Piana” (per il disegno bidimensionale 2D) e la “Geometria Solida”(per il di-
segno tridimensionale 3D), tale disegno prende il nome di “Modello”, che letteralmente significa “Prototipo” (riproduzione di organismi
o parti di essi) .
Il Modello serve ad avere una “Sagoma” necessaria alla creazione di un prodotto, nel “Sistema Moda” (alla riproduzione dei capi di
abbigliamento).
Per poter procedere alla creazione del modello di un capo di abbigliamento, è necessario conoscere, attraverso lo studio della “Merceolo-
gia”, (scienza che studia la composizione delle materie prime), la Natura , la Composizione, le Proprietà Chimiche e Fisiche dei Tessuti
da utilizzare per la produzione di un capo di abbigliamento.
Acquisite le conoscenze necessarie sulla natura dei tessuti, si procede tornando al disegno, sia artistico che tecnico, con lo studio della
“Vestibilità” , cioè (come un tessuto si adatta alle forme del corpo).
3. Per il disegno tecnico invece si deve sempre vedere come cade sul corpo il tessuto, ma anziché disegnare le pieghe che fa, si misurano i
centimetri di scarto tra il corpo e il tessuto riportandoli sul disegno in piano del modello da fare.
Fatto questo si passa alla tecnica vera e propria, con l’ausilio della Geometria e dell’Aritmetica .
Per il disegno artistico si deve vedere come cade sul corpo un determinato tessuto, e procedere con il disegno delle varie piegature che il
tessuto produce.
Immagine: FOTOLIA
4. I Panni che vestono le figure debbono mostrare di “Essere Abitati” da esse figure.
Usa ne’tuoi Panni che quella parte che circonda la figura mostri il “Modo dell’Attitudine”di essa figura.
Osserva il decoro con che tu vesti le figure secondo i loro gradi e le loro età ;
e sopratutto che i panni non occupino il movimento, cioè le membra, e che le dette membra non sieno tagliate
dalle pieghe, nè dalle ombre de’panni.
Ed imita quanto puoi i Greci e i Latini col modo dello scoprire le membra, quando il vento appoggia sopra i loro panni.
E fa poche pieghe; fanne solo assai negli uomini vecchi togati e di autorità.
I vestimenti debbono essere diversificati di varie nature di falde, mediante la loro qualità;
cioè, s’egli è panno grosso e raro, farà pieghe maccaronesche e rare,
e s’egli è di mediocre grossezza e denso, farà le pieghe affacciate e di piccoli angoli;
I panni di che son vestite le figure sono di tre sorta, cioè sottili, grossi e mezzani;
i sottili sono più agili ed atti ai movimenti; adunque, quando la figura corre, considera i moti di essa figura,
perchè essa si piega ora a destra , ora a sinistra, e sul posare la gamba destra il panno da quella parte s’alza
da piè, riflettendo la percussione della sua onda; ed in quel tempo la gamba che resta indietro
fa simile col panno che di sopra le si poggia, e la parte dinanzi tutta con diverse pieghesi appoggia sopra
il petto, corpo,cosce e gambe, e di dietro tutto si scosta, salvo la gamba che resta indietro;
ed i panni mezzani fanno minori moviment, ed i grossi quasi niente,
se già il vento non li aiuterà a muovere.
TRATTATO DELLA PITTURA “ LEONARDO DA VINCI”
parte quarta
de’ panni e modo di vestir le Figure con grazia e degli abiti e nature de’ panni
stralci dei punti 517-519-521-522-523
5. Ho trascritto alcuni passi del “Trattato sulla Pittura” di Leonardo da vinci, perchè, per avere una “Visione d’Insieme” è necessario stu-
diare come il modello che intendiamo realizzare, interagisce con il “Corpo Umano” e quindi con la “Pelle” e quali reazioni fisiologiche
e psichiche si ottengono attraverso i movimenti , sia sui tessuti che sulla percezione visiva, che hanno le altre persone di fronte alla nostra
Immagine, determinata dall’abito ( Ruolo).
Per fare ciò è importante l’Unione Semantica di tutte le discipline previste dal Ministero della Pubblica Istruzione, partendo dallo studio
dell’Anatomia del corpo (che a sua volta implica lo studio della Biologia, integrato allo studio della Chimica e della Fisica), passando
allo studio della Geometria (che a sua volta include lo studio della Matematica, del Disegno Tecnico e Artistico, della Storia dell’Arte
e del Costume, della Letteratura e della Filosofia, ed infine della Grafica, orientata alla Comunicazione Visiva), concludendo con lo
studio della Struttura di un’Azienda di Moda (che prevede lo studio del Diritto e dell’Economia Aziendale, intergrati allo studio dei
Nuovi Strumenti Tecnologici che ne facilitano l’utilizzo).
Tutto questo porterà alla comprensione di come, ognuna di loro è fondamentale nella formazione del “Tecnico dell’Abbigliamento e della
Moda”.
Immagine: FOTOLIA