Powerpoint 2007, guida riepilogativa per comporre..
Latte e yogurt di soia, fatti in casa a
1. Latte di soia e yogurt
Avanzamento con clic del mouse
2. Adoro i sapori naturali perciò, pur non essendo vegetariana,
non potevo non fare un’incursione anche nella cucina vegana:
al primo assaggio sono rimasta entusiasta, tanto da voler
provare a fare in casa tutti i derivati della soia gialla!
Questo è quello che sono riuscita a produrre, oltre al latte:
il Tofu, lo yogurt , una “ricottina” e l’okara, che resta.
YOGURT
di soia
OKARA
TOFU
“RICOTTA”
di soia
4. Ma vediamo come si ottiene il “Latte” (pas-
satemi il termine, è solo per capirci ma, na-
turalmente, non è un vero latte) dalla soia e,
successivamente, lo yogurt vegetale.
5. 1- occorre la soia gialla, possi-
bilmente biologica; per dare 2- ne pesiamo 150 grammi; fatti i
un’indicazione, dalle mie parti conti, arrotondiamo a 75 cents di
costa 2,40 € il pacchetto da spesa;
500 grammi;
3- mettiamo a bagno la soia in una 4- così si presenta il giorno dopo: la
insalatiera, per 24 ore; soia è ben reidratata, l’acqua di ve-
getazione va buttata;
6. 5- ora bisogna frullarla, con l’ag- 6- l’acqua dev’essere bollente, o
giunta di 1 litro e mezzo di acqua; comunque al massimo del calore
la proporzione è 1-10, per questo che il nostro frullatore può sop-
è opportuno pesare la soia secca; portare;
7- facciamo macinare finemente e 8- attenzione, perché si comporta
poi mettiamo tutto in una pentola come un vero latte e tende a debor-
capiente e dai bordi alti; dare. Farà tanta schiuma che non
bisogna togliere, basta mescolare di
continuo, per 15 minuti dal bollo.
8. 1- sterilizziamo il tovagliolo che ci 2- strizziamo il tovagliolo e lo po-
servirà, facendolo bollire in poca niamo in un colapasta, appoggiato
acqua per una decina di minuti; ai bordi di una pentola capiente;
3- ora travasiamo il tutto; 4- stringiamo due lembi del
tovagliolo;
9. Il sistema è rudimentale per tutta la preparazione e gli
amici casari rideranno di gusto, ma garantisco che
funziona … non ho trovato di meglio!
10. Annodando anche le altre estremità il fagottino si
stringe e rilascia il suo latte, tanto da doverlo
togliere, perché sarebbe inutile se rimanesse a
contatto col liquido.
12. Il fagottino, sospeso all’imboccatura di una caraffa,
rilascia ancora il suo prezioso latticello.
13. Un’ultima spremitura fra le mani, ma sembrerebbe
che sia rimasta solo la parte solida della soia.
14. 1- e’ vero: l’OKARA (così si chiama ciò 2- L’okara può essere unita all’impa-
che resta dopo la spremitura) è quasi sto per il pane: metà e metà = meno
asciutta; ma non buttatela, anche se calorie! Questi sono grissini al se-
fibrosa, ha ancora molto da dare, samo e sono buonissimi;
guardate un po’!
3- ecco le pappardelle che ho man- 4- e questo è un hamburger di okara,
giato oggi, anche queste metà okara con zucchine, carote e porri, impasta-
e metà farina 0, senza uova; to con un po’ di besciamella di soia e
cotto alla piastra, senza olio.
15. Naturalmente, tutte queste preparazioni saranno
spiegate passo-passo in prossimi PPS.
Ma torniamo al nostro latticello: ora va rimesso su un
fornello, a fuoco medio.
16. Deve cuocere altri 10 minuti, dal “bollo”,
mescolando spesso perché farà ancora schiuma
e tenderà a debordare.
17. Adesso è diventato “latte”, ha perso cioè quel fastidioso
retrogusto di fagiolo crudo. Possiamo aromatizzarlo, volendo,
con vaniglia o cannella, o addensarlo con un pezzetto di alga
Kombu (non saprei, mi sembra buonissimo così, al naturale!),
secondo l’uso cui intendiamo destinarlo.
Si può imbottigliare e tenere in frigo, ben tappato, per una
settimana, senza che subisca alterazioni.
Ora ne prelevo 1 quarto di litro per farci lo yogurt.
18. Ingredienti:
1 quarto di litro di “latte” di soia;
1 cucchiaio yogurt di soia, o anche di latte vaccino
(la prima volta, dopo usatene 1 cucchiaio del vostro)
oppure fermenti vegetali (dose secondo indicazioni
della confezione).
19. Fare lo yogurt dal latte di soia:
basta scaldare il “latte” a 37/40 gradi (più o meno la
temperatura corporea, immergetevi un dito e non
dovrà scottarvi), poi aggiungere due cucchiaiate di
yogurt di soia (o quel che avrete scelto), mescolare per
bene e chiudere in un thermos per una/due ore.
20. Per la conservazione, però, è più indicato uno yogurt
compatto (tipo quello greco): una cucchiaiata da usare
come starter e il nuovo yogurt verrà perfetto.
Se vi piace molto cremoso potete farlo colare: mettetelo
in un tovagliolo che foderi un colino all’interno di un
pentolino per raccogliere il siero, per tutta la notte, in
frigo. Il giorno dopo sarà denso come un formaggino!
21. Lo si può dolcificare con zucchero grezzo (per contenere la
manipolazione industriale), marmellata, miele (per chi, come me,
non sia vegano), oppure malto d’orzo, sciroppo d’acero, frutta
fresca di stagione, o arricchire con fiocchi di cereali vari …
22. … e quanto altro vi suggerirà il vostro
gusto o la fantasia!
23. Un buon bicchiere di “Latte di soia” fatto di fresco,
oppure lo yogurt e, magari, anche dei grissini di okara
con una fettina di Tofu e sarà una colazione tutta
salute, tutta vegetale e, cosa importante, a basse
calorie!
24. Non preoccupatevi se lo yogurt non viene sempre
compatto allo stesso modo, questo dipende dal calore
del latte o da quello dell’ambiente: la “prova del dito”
non è sempre uguale, ma il sapore non cambia.
25. Con 75 cents si ottiene un litro e mezzo di “latte”, di cui 1
quarto di litro, di yogurt: direi che siamo a meno di metà
spesa, rispetto ai costi da supermercato, e la qualità è
ottima; perciò vi do’ appuntamento con prossimi PPS per
fare insieme il Tofu, la “ricotta di soia” e utilizzare l’Okara,
a presto!
Realizzazione, testo e foto: zafulla1@yahoo.it