2. Quello che ce vò:
1) 1 chilo de farina de grano tenero “0”
2) 1 panetto de lievito de birra
3) Olio d’oliva de quello bòno
4) Sale fino
5) Acqua tiepida
Fa’ er pane a casa non è
difficile: ce vò più a dillo
che a fallo.
3. In un bicchiere graduato mettete:
Due dita d’olio, il panetto de lievito
sbriciolato
e tanta acqua tiepida (dev’esse’ a temperatura
corporea, infilate un dito, non ve deve scottà)
fino arriva’ a mezzo litro scarso in tutto, poi
mescolate bene tutta la parte liquida.
4. Intanto rovesciate tutto er pacco de farina
sulla spianatoia facendoce la “fontana” nel
mezzo, mischiata a un cucchiaino (da tè) de
sale fino;
Teneteve un pugno de farina a lato, che
servirà p’infarina’ la spianatora.
5. Unite la parte liquida
alla farina partendo
dal centro; impastate
bene co’ le mani:
dev’esse’ un impasto
morbido; poi, man
mano che lavorate,
vedrete che non ve
s’appiccicherà più a le
mani.
10. La lievitazione è completata quando la pagnotta se
presenta così: il taglio centrale non se vede più
11. e la superficie fa le smagliature come la cellulite!
A ‘sto punto potreste inforna’ ma io consijo, se
ciavete tempo, da reimpastarlo pe’ la seconda volta
e fallo rilievità ancora … sarà più morbido!
12. Perciò lo rilavoramo e
je damo la forma d’un
filoncino, incidiamo con
tagli trasversali o pe’
lungo come prima.
Pe’ comodità io lo metto
sulla placca co’ un foglio
de carta-forno così, a
suo tempo, sarà pronto
pe’ la cottura. Coprimo e
lasciamo lievità.
14. E questa è la fine della seconda
lievitazione; ce vorrà un po’ meno della
prima. Adesso lo infornamo a forno
freddo, lo mettemo a 200 gradi per
un’ora precisa senza apri’ mai il forno.
16. Peccato che non se senta er profumo, oltre a
quello che se spande pe’ la casa; e er sapore …
Uhm, come mangià un biscotto: er pane caldo è
‘na bonta’, pure da solo!
17. Quello che non consumate se conserva,
avvolto in un telo, pe’ tre/quattro giorni.
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